Era promesso all’Inter, ma una sosta in autogrill deviò il destino. Dal miliardo per l’acquisto alla Coppa Intercontinentale, i tre anni (non indimenticabili) in bianconero dell’allenatore del Milan
Galeotto fu il Camogli. Il più vintage dei panini da autogrill – due fettine di Emmenthal e una lingua di prosciutto cotto stretti nella morsa oleosa della focaccia, senza nemmeno la consolazione di una generosa foglia di lattuga a cui accoccolarsi – nell’estate del 1984 costituiva un ribaldo tentativo con cui l’Italia in viaggio sulle autostrade replicava all’invasione dei McDonald, che spuntavano come chiese in tutte le piazze italiane. Fu per un Camogli che il destino del giovane Stefano Pioli cambiò direzione, così, improvvisamente, come spesso capita nella vita.