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Capello: “Zlatan? Alla Juve chiesi subito di prenderlo. Volevo solo lui”

Se oggi Ibra è Ibra, molto merito è del primo allenatore che ha avuto in Italia, che nel 2004 lo volle in bianconero: “Ibra doveva progredire nei fondamentali: calciare in porta, perché non lo sapeva fare, e staccare di testa. Ma i fuoriclasse apprendono immediatamente”

Il “mister” è Fabio Capello, Ibra è Ibra e tanto basta. Si sono incrociati nella stessa squadra, la Juventus appunto, nel 2004: Capello ci arrivava da Roma, carico di gloria e vittorie, lo svedese dall’Ajax, ed era alla sua prima volta in Italia. Da allora sono passati diciotto anni, l’età in cui si diventa maggiorenni: per questo e perché domani sera è in programma un Milan-Juve in cui si saldano l’inizio e la fine (?) della sua avventura in Serie A, per parlare di Zlatan Ibrahimovic c’è niente di meglio dell’allenatore che lo ha svezzato, plasmato e infine lanciato sul serio nel grande calcio.


Fonte: http://www.gazzetta.it/rss/serie-a.xml


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