TORINO – La sua avventura in campo con i colombiani dell’America de Cali non è ancora iniziata, e Iago Falque non vede l’ora di essere protagonista. La rescissione del contratto con il Torino, ad agosto, lo ha proiettato verso nuove sfide ma non ha intaccato il legame tra lo spagnolo e la maglia granata. «Ho rescisso il contratto perché era giusto farlo – ha detto al sito Gianlucadimarzio.com -. Non aveva senso restare a non far niente. Quelli al Toro sono però stati i migliori anni della mia carriera. Avrei voluto finisse in un altro modo, ma a volte ci si deve accettare. Io amo la squadra, sono tifoso del Torino e lo sarò sempre». Dopo un periodo della carriera costellato da problemi fisici, Iago ha scelto di misurarsi in un calcio diverso rispetto a quello a cui era abituato in Italia.
Al Toro – con cui ha segnato 32 reti in 108 presenze dal 2016 al 2020, prima dei prestiti a Genoa e Benevento – ha saputo farsi apprezzare dai compagni ed è stato per anni un punto di riferimento per i tifosi. Un rapporto speciale, quello con i torinisti: «I tifosi mi hanno accolto e trattato sempre bene, anche nei momenti difficili, ed è quello che rimane». Approdato in Colombia a fine gennaio, e in attesa di risolvere le ultime pratiche burocratiche, il trequartista aggiunge. «Qui mi trovo molto bene e sono contento. Prima di accettare avevo visto tante partite, parlato con l’allenatore e con Cristian Zapata, poi ho fatto le mie valutazioni. In carriera non ho mai vinto un titolo, e qui magari riuscirò a farlo».
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