“Cuadrado è sempre stato l’ago della bilancia della squadra, può fare il terzo d’attacco, il quinto di centrocampo, il terzino… Con l’uscita di Kulusevski, con i terzini recuperati e a seconda del terzino destro, può dare una mano in costruzione: è talmente importante…”. Massimiliano Allegri ogni volta che si sofferma a parlare dell’esterno colombiano non può che sottolineare l’immensa importanza che ha nell’organico della Juventus e, proprio per questo, anche contro il Torino in quella che potremmo quasi definire ormai la sua partita, sarà in campo dal primo minuto, prima di tentare l’accelerata finale per il prolungamento del suo contratto in scadenza a fine stagione.
UOMO DERBY – I grandi campioni si vedono nelle sfide che contano davvero e negli ultimi derby di Torino il marchio dell’esterno colombiano si è visto spesso e volentieri al punto da diventare un’autentica bestia nera per la tifoseria granata. Il rivale da odiare (sportivamente parlando) perché è quello che fa più paura. Basti pensare che nei 15 derby giocati Cuadrado ci ha messo lo zampino con 3 gol e 9 assist. Praticamente è stato decisivo in quasi ogni gara giocata.
DERBY E RINNOVO – L’ago della bilancia, che può giocare ovunque ma che, principalmente, dà equilibrio e tranquillità in fase di distruzione e costruzione. In una parola, fondamentale, anche se con il passare degli anni non potrà essere sempre da titolare. Lo sa Allegri e lo sa la Juventus che nelle offerte per il suo rinnovo ha provato prima di tutto a offrire una riduzione dell’attuale ingaggio da 9 milioni lordi. Una prima proposta che non era stata recepita al meglio dal colombiano e dai suoi agenti ma che, con il passare dei giorni e delle trattative si è avvicinata alle richieste di Cuadrado per trovare un’intesa. In sostanza la firma arriverà e in tempi anche abbastanza brevi con il solo dubbio relativo alla durata dell’accordo, se annuale con opzione per una seconda annata o se direttamente biennale con un ingaggio da 4 milioni netti fra fisso e bonus in calo, ma non di troppo, rispetto al passato accordo. Prima però c’è il derby, la sua partita, in cui provare ad essere ancora decisivo.