BOLOGNA – L’allenatore del Bologna, Sinisa Mihajlovic, è intervenuto a Sky dopo la gara con Spezia all’indomani del proprio compleanno: “I ragazzi mi hanno fatto il regalo in ritardo, abbiamo giocato di lunedì, ma l’importante è che me lo abbiano fatto – ha dichiarato a Sky – Il momento non era facile, dovevamo vincere per forza, non era semplice ma credo che abbiamo vinto con merito. Abbiamo avuto 11 angoli, 19 tiri in porta, creato occasioni. Non abbiamo avuto soste e abbiamo giocato sempre, rischiando coi 4 attaccanti. Alla fine gli vanno fatti i complimenti, era importante e l’abbiamo fatto. Ora dobbiamo continuare così sabato: vincendo qualche partita di fila per stare dove dobbiamo stare. I cambi di modulo? Abbiamo avuto risultati negativi tra Covid, infortuni e condizione non ottimale. Dopo la sosta ci siamo allenati bene e siamo saliti di condizione. Era il momento giusto, poi oggi al di là dei moduli sono stati importanti atteggiamento e coraggio, era importante vincere e l’abbiamo fatto. Merito ai ragazzi perché mi hanno dato disponibilità e fiducia, cambiando modulo e con aggressività in avanti”.
Arnautovic? E’ come Mancini
Decisivo Arnautovic, con le due reti che hanno piegato lo Spezia: “Ha fatto l’Arnautovic – commenta Mihajlovic – aveva fatto un’ottima gara con l’Empoli, con la Lazio così e così ma è un giocatore diverso da altri attaccanti. E’ come Mancini, gli piace più fare assist che gol. Io gli ho detto di tirare, guardando anche altre occasioni che aveva avuto. Oggi ha tirato tanto, ha preso la traversa, segnato, si è sacrificato: ha fatto tutto quello per cui lo abbiamo preso. Sta bene, deve continuare così. Barrow? Ha preso due botte alla caviglia, ce l’aveva gonfia e gli sono venuti i crampi. E’ un giocatore importante, è tornato dalla Coppa d’Africa e non è ancora al meglio. Giocare con 4 attaccanti e creare poco non valeva la pena, abbiamo cambiato modulo e siamo stati più difensivi e non mi piace. Ha funzionato, poi anche quello non ha funzionato e abbiamo cambiato di nuovo, mantenendo la difesa a cinque ma rischiando di più. Abbiamo responsabilizzato i tre attaccanti, oggi è andata bene. L’importante era pressare alto. Soriano non è un mediano, ma l’abbiamo adattato perché c’erano gli altri e Aebischer non è ancora pronto. Si è sacrificato, sapevamo che ci pressavano coi tre attaccanti e Schouten si metteva in mezzo con Manaj”.