UDINE – “Qui si gioca a calcio e in Ucraina si spara: qualsiasi commento diventa banale e retorico. La mia opinione è che la maggior parte delle guerre sono guerre di pochi. Purtroppo le persone si trovano a sparare per obiettivi o fini che non sono i loro. Va dato un grande supporto al popolo ucraino che sta subendo questa follia“: attraverso le parole del tecnico Gabriele Cioffi, anche l’Udinese ha voluto far sentire la sua voce su quanto sta accadendo in Europa dell’est. Nel nostro Paese, per fortuna, c’è ancora modo di parlare di argomenti più leggeri, come la prossima gara che attende i friulani, pronti sabato ad affrontare la Sampdoria: “Il pareggio ottenuto in casa del Milan – ha assicurato l’allenatore bianconero nella conferenza stampa della viglia – ci ha dato tante risposte. Fino agli ultimi minuti i ragazzi mi hanno dato la sensazione di potere e volere vincere la partita. Questa è stata una emozione percepita da molti, se non da tutti. Mi è piaciuta la gestione degli ultimi due minuti, memori del precedente scivolone in casa. Nessuna partita va sbagliata, compresa la prossima con la Sampdoria: ai ragazzi non ho chiesto niente di diverso da quello che ho chiesto fino ad oggi. Il messaggio che ci stiamo passando è che il nostro obiettivo è cercare risposte nel lavoro quotidiano. Mi aspetto una Samp con la voglia di rifarsi dopo la gara di Bergamo. Ha fornito due grandi prestazioni contro Sassuolo ed Empoli, dimostrando di aver appreso la piena identità del suo allenatore. Al di là dei moduli, le partite si preparano in base ai principi di gioco dell’allenatore che si affronta, che è colui che conduce la squadra“.
“Vogliamo rendere i tifosi fieri di noi”
Difficile rivedere in campo Nuytinck, che resta comunque una presenza importante per lo spogliatoio friulano: “La settimana di lavoro – spiega Cioffi – per noi è andata molto bene: cerchiamo sempre di consolidare quello che stiamo facendo o migliorare il migliorabile. Nuytinck è un giocatore importantissimo che considero un titolare indipendentemente che giochi, entri a gara in corso o stia in panchina. Lo stiamo recuperando, non è ancora al pieno ma lui ci vuole essere e non vediamo l’ora di rivederlo in campo con noi. Vedere gli stadi pieni è bellissimo, ci dà gioia ed energia. Vedere la Dacia Arena con la Sampdoria piena ce ne darà ancora di più, l’entusiasmo dei nostri tifosi è un incentivo per noi. Giochiamo per noi stessi e per raggiungere i nostri obiettivi, sia individuali che di squadra, ma giochiamo anche per tifosi. La loro gratificazione è quello che rende speciale il calcio. Dovremo essere bravi a trasformare il loro calore in energia, solidità, coraggio e gioco per renderli fieri di noi“.