Il regista del Sassuolo, 167 centimetri di tecnica e visione: “Ero troppo giovane e ho preferito restare a Marsiglia. La nazionale il mio obiettivo”
Il pallone se lo tiene lui, meravigliosa rivincita nei confronti di chi lo considerava troppo basso per giocare: “Dai 13 ai 16 anni l’altezza è stata un problema. Mi allenavo bene, poi alla domenica restavo in panchina. Non ho mollato e adesso eccomi qui”. Maxime Lopez il pallone lo coccola. Lo passa, certo, ma è come se ci fosse un invisibile elastico in grado di ricondurlo presto tra i suoi piedi. Lopez lo prende e lo porta in giro: in questo campionato il francese del Sassuolo è il calciatore che ha percorso più metri con il pallone (5.858). E quando lo passa, lo fa con la precisione del giocatore di curling, mai troppo lungo e mai troppo corto: in Serie A solo Brozovic (1.778) ha completato più passaggi di lui (1.741). La precisione prima di tutto. E in ogni cosa: la sua prima intervista italiana arriva solo nel momento in cui si sente padrone della lingua.