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Toro-Inter, Juric vuole un successo anti-crisi

TORINO – Ci vuole qualche cosa di forte per dare un significato alla stagione. Non un amaro, ma una vittoria contro una big, cosa che il Toro quest’anno non ha mai fatto. Ci è andato vicino con il bel gioco, l’ultima volta per esempio con la Juve nel derby, però non ha mai portato a casa i tre punti. E l’Inter di Simone Inzaghi arriva a proposito per provare quel colpo che renderebbe più effervescente una stagione che sul piano dei risultati è positiva, ma non brillante. E’ vero che a differenza delle ultime stagioni la classifica, per quanto riguarda la zona salvezza, è assolutamente tranquillizzante, ma a un certo punto, visto lo spirito combattivo della squadra, c’era stata l’illusione di poter (almeno) provare a lottare per qualcosa di prestigioso. E, invece, nelle ultime cinque partite che potevano rappresentare il trampolino di lancio verso l’Europa, sono arrivati la miseria di due punti con sconfitte casalinghe contro Venezia e Cagliari che lottano per evitare la retrocessione.

Verso il futuro

Sia chiara una cosa: il lavoro fatto sino ad oggi da Ivan Juric non è da sottovalutare, anzi! Lascia aperta la porta a un futuro importante se la società lo metterà in condizione di poter lavorare come chiede lui. Occorreranno rinforzi d’un certo spessore e non solo giovani di belle speranze, anche perché la prossima stagione non ci saranno più Bremer, Pobega e probabilmente Belotti. Tre pedine portanti, mica gente qualsiasi. Per non parlare di tutti, tanti, troppi giocatori che sono in prestito.

I dettagli

Ma torniamo alla partita, tanto attesa, di domani sera al Grande Torino. Ivan Juric, come sua consuetudine, sta lavorando con grandissima determinazione. Come ha sottolineato in più di una circostanza, in quest’ultimo periodo vuole anche i punti, il bel gioco non gli basta più: ai suoi chiede vittorie per salire in classifica e raggiungere una posizione di assoluta tranquillità, perché la media delle ultime partite è da retrocessione. E visto che mancano ancora undici match alla fine (compreso il recupero con l’Atalanta) è meglio togliersi subito di dosso precarietà e paure. A cominciare dalla partita di domani sera dove, sulla carta, l’Inter è favorita sotto tutti i punti di vista. Ma sono proprio queste le circostanze che esaltano Juric e che devono esaltare i giocatori.

A volto scoperto

Il Toro ha dimostrato di potersela giocare con tutti e questa è la prima certezza: durante la settimana il tecnico croato ha lavorato molto sotto questo aspetto. Tante raccomandazioni, poi. La più importante riguarda la concentrazione perché spesso, sul più bello, i giocatori si lasciano andare a pericolosi cali di tensione che portano alla sconfitta. A volta ne basta una che il Toro paga a caro prezzo. Figuriamoci, poi, contro una squadra come l’Inter, che presenta più di un campione in grado di risolvere la partita in qualunque momento.

Il recupero

La seconda certezza è il recupero di Lukic. Il tecnico, a parte Praet che probabilmente ha già concluso la stagione e un Sanabria non al meglio, ha gli uomini migliori. Il che sta a significare che può anche cambiare a partita in corso con giocatori freschi motivati. Partirà con i soliti nomi, con Mandragora e Lukic al centro, Pobega e Brekalo trequartisti, Belotti in avanti e Bremer dietro, con la speranza che questi “inamovibili” diano il meglio di loro stessi. Ha provato e riprovato le punizioni, i calci d’angolo, addirittura le rimesse laterali (da cui il Toro ha già incassato anche gol pesanti), perché in situazioni del genere va curato tutto anche nei più piccoli particolari. E soprattutto massima concentrazione anche negli esercizi, perché la mente va allenata soprattutto in allenamento.

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Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/calcio/serie-a

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