FIRENZE – ”Ci aspetta un avversario diverso dagli ultimi affrontati, sabato andremo in casa dei campioni d’Italia e dovremo essere consapevoli di affrontare i più forti e giocare di conseguenza”. Vincenzo Italiano e la sua Fiorentina si stanno preparando per la trasferta di sabato a San Siro contro l’Inter, primo dei cinque big match che attendono i viola da ora al termine della stagione: gli altri saranno con il Napoli e il Milan fuori casa e con la Roma e la Juventus al Franchi. Cinque sfide da cui i viola dovranno provare a uscire indenni se vogliono restare in corsa fino all’ultimo per l’Europa. ”I nerazzurri hanno tanta fisicità e tanta qualità in tutti i reparti– ha evidenziato il tecnico dei viola intervenendo sui canali ufficiali del club –. Per questo dovremo cercare in tutti i modi di limitarli concedendo poco e giocando un calcio propositivo. Contro le grandi bisogna sempre lottare e affrontarle con piglio battagliero. Dovremo avere l’atteggiamento di una squadra che sa di dover sfidare i più forti”. La Fiorentina però rischia di dover rinunciare ad un giocatore importante come Bonaventura ancora dolorante per la botta presa al ginocchio domenica scorsa durante la gara con il Bologna, per il resto tutti gli altri sono al momento a disposizione, compreso uno dei viola più attesi, Krzysztof Piatek. L’attaccante polacco ha risposto alle domande di alcuni tifosi sempre attraverso i canali della Fiorentina: ‘‘Il mio unico pensiero è aiutare la squadra nelle prossime partite, facendo gol a iniziare da sabato contro l’Inter. E’ una grande squadra, campione d’Italia, ma anche noi siamo forti e puntiamo a tornare in Europa”. Giunto in prestito a gennaio dall’Hertha Berlino con diritto di riscatto a 15 milioni, l’attaccante polacco ha già fatto 6 reti in maglia viola fra campionato e Coppa Italia: ”Quando segno mia moglie mi fa i complimenti, quando non ci riesco…mi mangia – ha sorriso – Pure a fine allenamento, quando torno a casa, mi chiede se ho fatto gol. Sento che posso fare di più e sto migliorando, in area sono un mostro, ma devo imparare a fare altro, anche nella fase difensiva”.
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