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Aldo Serena: “Meglio gli 80 milioni per Vlahovic che i 100 per Ronaldo”

Buongiorno Aldo Serena, secondo lei, la Juventus sotto sotto ci crede allo scudetto?

«Conosco l’ambiente bianconero e finché i numeri non ti condannano ci credi, anzi devi crederci. Quindi penso che alla Juventus ci provino, anche se sinceramente la considero poco probabile, perché devono rallentare in tre davanti e la Juventus dovrebbe vincerle tutte. Però è giusto che alla Juventus pensino di potercela fare».

Domenica è più decisiva per l’Inter o per la Juventus?

«Lo è per tutte e due, ma certo se l’Inter perde spezza molte delle speranze scudetto».

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Quanto ha cambiato la Juventus l’arrivo di Vlahovic?

«Tanto. Perché quando hai un attaccante che sa anche crearsi le occasioni da solo, che può essere pericoloso da metà campo, puoi canche rischiare di meno a sbilanciarti in avanti. Forte pure l’impatto psicologico: se sai che c’è lui in campo che prima o poi la butta dentro ti senti più tranquillo, anche se per caso ti trovi improvvisamente in svantaggio».

Cosa l’ha impressionata maggiormente di Vlahovic?

«La mole associata all’elasticità. È un gigante di muscoli che sa muoversi nello stretti. Dinamico e leggiandro, nonostante l’altezza. E poi ha tecnica notevole: soprattutto con il sinistro, su destro deve lavorarci, ma il gol contro il Villarreal dimostra che lo sta già facendo».

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Il prezzo, 80 milioni, è quindi giusto?

«Ci sono delle regole basilari nel calcio: il portiere e il centravanti devono essere affidabili. E Vlahovic non solo è forte, ma ha grandi margini di miglioramento. La Juventus in quel ruolo era carente. Intendiamoci, Morata è un fior fiore di attaccante, ma credo gli abbia giovato togliersi le resposabilità di quel ruolo, lui è un attaccante di servizio, un giocatore utilissimo alla squadra, ma forse non in grado di prendersi la responsabilità del centravanti».

Meglio spesi gli 80 per Vlahovic o i 100 per Ronaldo?

«Forse quelli per Vlahovic, perché ha 22 anni e può dare un contribuito sempre più importante e per molti anni. Ronaldo, quando è arrivato aveva già un’età e, per quanto abbia segnato tanto, sia stato decisivo e un grande professionista, è innegabile che avesse iniziato la primissima parte della fase calante della carriera».

Tutta l’intervista esclusiva sull’edizione di Tuttosport


Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/calcio/serie-a


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