Rimonta e controrimonta, di tutto e di più. Quattro rigori ed emozioni forti. Vantaggi e recuperi. Atalanta-Torino finisce 4-4 ma sono i granata a recriminare visto che ad un quarto d’ora dalla fine erano in vantaggio di due gol visto: conducevano per 2-4. E ancora una volta si sono fatti rimontare, segno evidente che qualcosa a livello psicologico non va. Peccato perché ancora una volta il Toro ha disputato una partita bella, spavalda, spettacolare, a viso aperto con l’intenzione di giocarsela e vincerla. Caratteristica, questa, che i giocatori di Juric si portano dietro dall’inizio del campionato. Sul piano del gioco hanno nuovamente dato spettacolo, grazie ad un Praet in edizione straordinaria. Il belga mette il piede nei gol, serve assist. Un giocatore di qualità. Con lui aumenta, e di molto, la tecnica e l’imprevedibilità. Tanti aspetti positivi dei granata, comunque. Sanabria che ritrova il gol e in trasferta non segnavia dal 7 marzo del 2021 a Crotone. Con questa sono 11 le sue reti con la maglia del Toro. Cinque nel torneo precedente e sei in questo. Gol e festa anche per Lukic, sempre più padrone del centrocampo. Il serbo firma la doppietta su rigore e sale a quota quattro reti in questo campionato. La squadra ha giocato, certo, ma come detto prima non sa gestire la situazione favorevole. Lo dice la statistica. Sono stati buttati via 14 punti per i gol presi dopo l’80’. Altrimenti a quest’ora la classifica del Toro sarebbe molto ambiziosa. All’Atalanta il merito di non aver mai mollato, trascinata da un grande Muriel. Sotto di due reti è riuscita a pareggiare e nel finale ha avuto anche l’occasione per vincere. Si porta a casa un punto che, però, rischia di servire a poco nella corsa all’Europa League. Di sicuro non è più l’Atalanta di qualche mese fa, evidentemente qualcosa si è rotto dopo l’eliminazione dalla Champions. Di sicuro il lavoro di Gasperini, in prospettiva futura, non mancherà. Resta la domanda: sarà ancora lui il tecnico con la Dea oppure il rapporto con il gruppo si è un po’ deteriorato?
Atalanta-Torino, primo tempo
Una spruzzata di doverosa cronaca. Tanta e abbondante con otto gol. Il Toro parte subito forte e al 4’ passa in vantaggio sorprendendo l’Atalanta. Bravissimo Praet a cercarsi lo spazio, va al fondo e serve in mezzo. Bravissimo anche Sanabria a spingere il pallone in rete. Il paraguaiano fa finta di rimanere a “rimorchio” del difensori bergamaschi e poi scatta verso il pallone. Lo tocca in maniera decisa e risolutrice. La formazione di Gasperini sembra stordita ma piano, piano, quasi in punta di piedi, cresce e al 16’ arriva al pari grazie ad un calcio di rigore con la collaborazione di Singo. Il granata si fa soffiare palla e Rodriguez tocca Zappacosta che cade. Muriel trasforma: 15º rigore realizzato su 17 in Serie A. Ancora Atalanta che al 23’ passa. E anche in questo caso per una dormita Toro. Stavolta il colpevole è Aina che su calcio d’angolo bergamasco si fa una bella dormita e non va a chiudere su De Roon che di destro batte Milinkovic-Savic. Il portiere serbo non è impeccabile. Dieci minuti dopo è il Toro a sfruttare un errore di Djimsiti. Sanabria viene spinto e Lukic, con freddezza, trasforma il rigore con un piatto destro. Esecuzione molto bella: 2-2, emozioni continue.
Atalanta-Torino, secondo tempo
Nella ripresa c’è quello che non t’aspetti, o meglio quello che non si aspetta l’Atalanta. Il Toro va all’attacco, cerca il colpo. E in poco tempo ottiene due colpi. Ovvero due gol. Il primo su un altro rigore, netto, per atterramento di Pobega (che ha sostituito Pjaca, deludente e di nuovo alle prese con un problema muscolare). Ancora Lukic, dagli undici metri, non sbaglia. Seconda doppietta, per lui. Rigore di nuovo impeccabile. Cambia direzione, rispetto al primo, e fa gol. E qualche minuto dopo Sanabria, servito da Praet, mette in mezzo un pallone che Freuler spedisce nella sua porta. Classico degli autogol: 2-4 per per i granata. Ma l’Atalanta non molla e si costruisce con Pasalic il gol del 3-4. Lanciato in porta non perdona. Subito dopo Bremer, grandioso, salva un gol fatto su Muriel ma nell’azione successiva Zima tocca col braccio e Muriel trasforma il rigore: 4-4. Per lui due gol e due assist. I granata si fanno rimontare due reti in pochi minuti. Ancora una volta non riescono a controllare il vantaggio e questo è un problema serio che può frenare qualsiasi ambizione. Juric deve al più presto capire il perché, non è possibile continuare in questo modo. Sprecare tutto con sconcertante facilità.
Atalanta-Torino, tabellino e statistiche