La Fiorentina, il cinema, gli amori e i guai: le mille vite del produttore innamorato del calcio
Nella trionfante (prima) e dolorosa (poi) parabola di Vittorio Cecchi Gori – che oggi compie 80 anni – si legge in filigrana l’avventuroso e spericolato romanzo del calcio italiano in un periodo di passaggio definitivo, quello che dagli anni 90 scolora nell’alba del 2000 portando con sé – come la piena di un fiume – i detriti di un tempo ingombrante comune a tanti “padroni del pallone” che navigarono incauti tra facili ricchezze e bilanci da sistemare, dentro una stagione cominciata tra fuochi d’artificio e chiusa con il tintinnare delle manette, dei fallimenti, della serranda che si abbassa con un fragore da stordire.