TORINO – Tempo da perdere non ce n’è: e infatti i calciatori della Juventus sono rientrati da Genova in nottata subito dopo il match perso contro i rossoblù e già ieri erano in campo alla Continassa per l’allenamento, agli ordini di Massimiliano Allegri. A dire il vero, manco di occasioni da perdere ne restano molte. Mercoledì sera, infatti, c’è l’ultima chiamata per provare a mettere in bacheca un trofeo e non interrompere, dunque, una gradevole abitudine avviata nella stagione 2011-12 e “finora” mai fatta venir meno: almeno una (o due) Coppe nazionali, se non uno Scudetto, sono sempre state messe in bacheca. L’avverbio diventa fondamentale appunto perché dopo la sconfitta in Supercoppa (per mano dell’Inter), dopo l’eliminazione agli ottavi di finale di Champions League (per mano del Villarreal) e dopo l’esclusione dalla lotta scudetto (per mano… della Juventus stessa, che mai è stata all’altezza delle aspettative) resta la Coppa Italia. Non si può fallire. Di buono c’è che Allegri recupererà qualche elemento prezioso dall’infermeria e qualche altra la ritroverà un po’ più fresca e riposata rispetto ai tempi recenti in virtù del turno di riposo concesso in occasione del match contro il Genoa. E qui il pensiero corre a Matthijs De Ligt e Danilo, due delle pedine fondamentali dello scacchiere bianconero considerando le qualità e anche la personalità, il carattere dei suddetti.
La saggezza di Danilo e il recupero di Locatelli
Danilo, nello specifico, è uno dei (pochi, oggettivamente) allenatori in campo su cui può contare Allegri: uno di quei volponi, cioè, che sanno e sanno trasmettere quando è il momento di alzare il ritmo, quando di rallentare, quando di aspettare. Non è un caso che il tecnico livornese lo abbia schierato ovunque, in questa stagione. Foss’anche in regia a centrocampo. E venerdì sera, ad esempio, dopo aver tolto Miretti, Arthur e Dybala, l’avrebbe voluto eccome un Danilo in panchina da gettare nella mischia per rallentare un po’ i ritmi e favorire il fraseggio. La fascite plantare con cui il brasiliano convive da settimane, però, imponeva cautele in vista dell’Inter: ecco perché Danilo non è stato convocato. Fondamentale, poi, è il recupero di Manuel Locatelli. Sarà convocabile: quanti minuti possa avere nelle gambe non è dato saperlo con precisione, neanche per Allegri. E dunque occorrerà ponderare a fondo se convenga schierarlo già dal primo minuto o tenerlo come jolly da ripresa, o addirittura supplementari. In lista ci sarà anche Pellegrini, reduce da guai alla caviglia. Nulla da fare, invece, per Weston McKennie che dovrebbe tuttavia riuscire a fare in tempo a rimetter piede in campo prima della fine del campionato: obiettivo Lazio.