TORINO – Il giovedì nero del calcio bulgaro. Allo Stadion Balgarska Armija di Sofia è andata in scena un’aberrante manifestazione razzista durante la durissima contestazione dei tifosi del Cska ai propri giocatori e al tecnico inglese Alan Pardew. La miccia che ha fatto esplodere la rabbia dei supporters è, ovviamente, sportiva: la squadra, nelle ultime 5 partite, ha vinto solamente una volta e terminerà il campionato al secondo posto, vedendo festeggiare il trionfo nella Parva profesionalna futbolna liga del Ludogorets Razgrad.
Zero tituli, dunque, che hanno spinto i tifosi più esagitati a introdursi la scorsa notte nello stadio e a tagliare le reti delle porte. Ma non basta: i fans del Cska Sofia hanno dato il peggio di loro stessi all’arrivo delle squadre per il match contro il Botev Plovdiv con un lancio di banane e di bottiglie contro il bus dei giocatori biancorossi. La richiesta degli hooligans bulgari è chiarissima: via tutti gli stranieri dal club, Pardew in testa. Per tutta risposta 4 giocatori si sono rifiutato di scendere in campo dopo l’intimidazione razzista: Youga, Mazikou, Bai e Garces.
Razzismo in Bulgaria: lancio di banane e cori contro gli stranieri
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