TORINO – Il Toro si ritrova con un capitale parzialmente rivalutato. Urbano Cairo non può rientrare dei 23 milioni (compresi bonus) spesi per acquistare Simone Verdi dal Napoli il 2 settembre del 2019 ma dopo l’esaltante finale di stagione del giocatore a Salerno può sperare di rientrare di qualche milione. Perché il trequartista, adesso, ha un po’ di appeal in più. Potrebbe addirittura restare ancora in granata, ma se arriverà l’offerta giusta verrà dato via visto che a Torino non ha lasciato un buon ricordo nonostante negli anni ci siano stati più allenatori a guidarlo.
L’offerta della Salernitana
Intanto si è fatta sotto la stessa Salernitana, come ha annunciato il direttore sportivo Walter Sabatini intervenuto a Liratv per parlare della storica salvezza ottenuta dal club campano nell’ultima giornata di campionato e, naturalmente, per parlare del futuro della Salernitana. Tra i tanti temi affrontati dal dirigente c’è stato quello relativo a Verdi. Il giocatore è arrivato a gennaio in prestito al club campano, rivelandosi nel tempo una pedina molto importante per raggiungere la salvezza, per poi adesso far ritorno al Toro: ricordiamo che con i campani ha realizzato sei reti in 18 presenze. Oltre ad assist e prestazioni spesso confortanti. «Per Verdi – spiega il dirigente campano – bisognerà parlare con lui e con il Torino. Nel 2023 gli scadrà il contratto, se ci venisse incontro sull’ingaggio lo terremo volentieri perché con noi ha sfoderato prestazioni importanti. E’ un talento smisurato, io voglio che non si perda e lo martello tutti i giorni per convincerlo ad accettare le nostre prospettive. Spesso lo insulto con affetto». Per la cronaca il trequartista percepisce uno stipendio attorno al milione e settecento mila euro a stagione ed è chiaro che a queste cifre sia difficile trovare una collocazione, non solo in Campania. L’ingaggio più alto della Salernitana è quello di Ribery che ha guadagnato un milione e mezzo ma, a differenza del granata, è arrivato a parametro zero e comunque difficilmente sarà confermato. Il discorso con la Salernitana è aperto. E tra l’altro nel discorso potrebbe inserirsi anche il Bologna che riabbraccerebbe volentieri il figliol prodigo. A questo punto, però, la Salernitana è in pole visto che il giocatore si è trovato bene ed è diventato un idolo dei tifosi.
Il Bologna su Izzo
Lo stesso Bologna è intanto intenzionato a chiedere Armando Izzo che nell’ultimo scorcio di stagione granata è tornato su livelli molto alti. Il suo contratto scade nel 2024 e Davide Vagnati sarebbe disposto a confermarlo, ma ad una cifra più bassa rispetto a quella che percepisce in questo momento: il giocatore guadagna 1,7 milioni a stagione e per questo motivo nel mercato di gennaio il club granata non è riuscito a sistemarlo. Era il periodo in cui il giocatore era in crisi, però: tanti infortuni, pochi allenamenti e numerose panchine. Poi, come detto, c’è stata la svolta. E adesso è tornato ad avere mercato.
Zaza lontano dal Toro
Chi lascerà sicuramente il Toro è Simone Zaza che ha concluso la peggior stagione della sua carriera. Evidentemente non è entrato in sintonia con Juric, fatto sta che non è mai riuscito a ritagliarsi uno spazio importante ed è quasi subito caduto nel dimenticatoio. Per lui stanno arrivando delle proposte dalla Spagna. Evidentemente ricordano ancora con piacere la sua esperienza al Valencia (19 reti in 53 presenze nella Liga): Cadice e Maiorca sono in questa fase i club più interessati. L’attaccante ha ancora un anno di contratto con il club granata ma è molto probabile che si trovi un accordo sulla rescissione. Considerando che Zaza guadagna 1,7 milioni a stagione, al lordo il Toro verrebbe a risparmiare quasi 3,4 milioni. E in questi tempi di magra non è affato poco.