BERGAMO – In casa Atalanta, la questione legata al difensore turco Merih Demiral è in continua evoluzione. La scadenza naturale del prestito dalla Juventus (pagato 2,5 milioni di euro) è fissata al 30 giugno prossimo con la società nerazzurra che ha un diritto di riscatto da poter far valere entro le prossime due settimane. Da questo punto di vista, l’unica certezza è che il futuro del difensore dipende prima di tutto dall’Atalanta. Il diritto di riscatto prevede un pagamento alla Juventus di circa 22 milioni di euro. Cifra che pare interessante vista la giovane età del turco. Ma la domanda nella testa dei dirigenti orobici è: riscattarlo per costruirci attorno la prossima difesa oppure per cercare di far plusvalenza cedendolo all’estero? Fino a qualche giorno fa quest’ultimo scenario sembrava scontato ma tutto è legato all’effettiva presenza di un acquirente già interessato al suo ingaggio. In parole semplici: se riscatti Demiral e l’investimento complessivo arriva a 25 milioni ma c’è già il Newcastle (ad esempio) interessato a comprarlo per 50 milioni è un conto, se invece nessuno si fa avanti con una proposta concreta il rischio è quello di rallentare tutte le altre operazioni a causa di un investimento oneroso da fare ancor prima dell’apertura ufficiale della sessione estiva di mercato.
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