Cori e tori: nel calcio digitale del ventunesimo secolo il mercato dei tifosi si fa sui social. Commenti e dichiarazioni d’amore per gli obiettivi delle società, al fine di sensibilizzare i diretti interessati e influenzarne le scelte. E chissà quanto effettivamente ai calciatori facciano piacere detti complimenti, o quanto realmente incidano sulla buona riuscita degli affari. Nell’ambiente granata si parla con insistenza di Manor Solomon, esterno offensivo dello Shakhtar Donetsk. Un interesse vero, quello del Torino per il classe 1999 che piace anche e soprattutto in Inghilterra, su cui i tifosi stanno cercando di dare il proprio contributo. Improvvisamente, per chi ha il Toro nel cuore, il profilo Instagram di Solomon – fino a pochi giorni fa ricco di commenti in ucraino o in lingua ebraica – è diventato un santuario in cui le preghiere (laiche, s’intende) e le speranze crescono alla velocità della Rete. «Vieni al Toro» ha commentato un tifoso allegando un cuore e un torello; «Ti aspettiamo» ha scritto un altro torinista di fede.
E c’è chi ne ha approfittato per fare un po’ di pubblicità alla città («Vieni al Torino: Juric e Museo Egizio») o ha ricordato la gloriosa storia granata: «Torino sette volte campione d’Italia». In Italiano ma anche in inglese, per cercare di farsi comprendere dal giocatore, i tifosi hanno invaso di commenti l’ultimo post datato 19 aprile – in cui Solomon appare all’ingresso del campo prima dell’amichevole in Turchia tra lo Shakhtar e il Fenerbahce, tenendo per mano una bambina e con la bandiera dell’Ucraina legata al collo – nel tentativo di fare breccia nel cuore dell’israeliano. «Partiamo col dire che Torino sarebbe una bellissima città» si legge in commento immediatamente seguito da «Ma poi hai presente cosa significherebbe allenarsi con il capo Juric?». Già, Juric. In ragione dell’addio di Brekalo e della trattativa non semplice per il rinnovo del prestito di Praet dal Leicester (a cui si aggiunge la situazione di Verdi, rientrato dai sei mesi alla Salernitana ma già con la voglia di ripartire), il tecnico si aspetta almeno un rinforzo sulla trequarti.
Su Instagram ci sono tanti profili con il suo nome, ma nessuno è accredito come ufficiale per l’allenatore croato che, tra le altre cose, ha spesso di[1]mostrato di preferire dire le cose direttamente piuttosto che sul Web. La tendenza a rivolgersi ai giocatori sui social è nata anni fa ed è cresciuta nel tempo, complice soprattutto la pandemia e l’obbligo di rimanere in casa. Sui tifosi del Torino ha inciso anche la chiusura del Filadelfia e l’impossibilità di scambiare due chiacchiere con i propri beniamini, motivarli o criticarli a seconda delle prestazioni e degli impegni sportivi all’orizzonte. Figurarsi poi quando si parla di mercato, in cui tra le voci e le ufficialità possono passare anche mesi e le distanze sono impossibili da colmare. Come nel caso di Solomon, adesso in ritiro con la sua Nazionale, sui cui il Torino sta ragionando per sostituire Brekalo (anche lui pregato di rimanere quando, prima della fine del campionato, erano iniziate a circolare le voci sulla presunta volontà di non proseguire la sua carriera con la maglia granata) e regalare a Juric un calciatore di livello.
Le cifre dell’affare non sembrano proibitive: fino a pochi giorni fa lo Shakhtar aveva un accordo per la cessione di Solomon al Fulham, neo promosso in Premier League e rassegnato alla partenza del gioiellino classe 2002 Fabio Carvalho, intorno ai 7,5 milioni di sterline (poco meno di 9 milioni di euro) a cui aggiungere il 15% sulla futura rivendita. Al giocatore il club londinese avrebbe invece riconosciuto un ingaggio di poco meno di 1,5 milioni a stagione. Gli intoppi nella trattativa hanno permesso al Torino di inserirsi e (come si augurano i tifosi) i colloqui potrebbero intensificarsi nei prossimi giorni, forse già domani con un contatto con l’agente Shlomy Ben Ezra. Occhio però alla concorrenza di alcuni club di Premier League: su tutti l’Arsenal, che ha dimostrato di apprezzare le qualità di Solomon. Più defilati, ma sempre vigili, ci sono invece Aston Villa, Everton, Brighton e Southampton. Insomma, i club delle Premier non stanno perdendo tempo e sperano e, magari, la sfida tra loro potrebbe agevolare il Torino. E i tifosi granata stanno spingendo avanti la trattativa.