TORINO – La strategia per disegnare un attacco che a meno di sorprese non conterà più sul capitano, quell’Andrea Belotti che a forza di tergiversare sta depauperando l’amore (quasi) sconfinato che la gente granata nutre (nutriva) nei suoi confronti, è chiara. Il Toro vuole un profilo giovane e promettente (Dovbyk) e un elemento in grado di ballare in sia sulla corsia che al centro e subito pronto (Joao Pedro). Questo presupponendo la partenza di Belotti (e ovviamente di Zaza), in caso contrario uno solo sarebbe il rinforzo per Juric. In rosa c’è infatti anche Sanabria, e l’idea è quella di confrontarsi con il Monaco per rilevare pure il cartellino di Pellegri.
Questo il quadro per l’attacco: bene adesso procedere con i singoli casi iniziando con Joao Pedro. Del quale ieri ha parlato sul sito Torinogranata il direttore sportivo dei sardi Stefano Capozucca: «Ho sentito il Torino a cui piace Joao Pedro, ma il mercato è appena iniziato e per le trattative c’è tempo». L’esperto dirigente ha così confermato l’interesse granata per un giocatore che, come aveva anticipato Tuttosport, il dt Davide Vagnati aveva iniziando a seguire nella tarda primavera del 2020. Come spesso capita, quanto seminato allora potrà produrre frutti adesso. Con le condizioni per il passaggio dell’italo-brasiliano al Torino che si sono fatte pressoché ideali. Innanzitutto il Cagliari, retrocesso in B, è costretto a vendere alcuni pezzi pregiati sia per le legittime ambizioni dei medesimi a giocare nella massima serie, sia per rientrare delle perdite che la discesa tra i cadetti comporta. In secondo luogo il cartellino di Joao Pedro, come vedremo, vale adesso circa la metà già solo rispetto a 12 mesi fa. Questo per la retrocessione che porta a un deprezzamento del valore dei cartellini, nonché per la situazione contrattuale dell’attaccante, in scadenza con il club di Giulini nel 2023. Non la posizione migliore, per trattare l’uscita di un giocatore.
Che, e arriviamo al lato tecnico-tattico della vicenda, piace a Juric per la capacità di agire in fascia come da riferimento centrale. Se Belotti dovesse rimanere al Toro per Joao Pedro si aprirebbe un ruolo da trequartista/attaccante esterno, mentre con la partenza del Gallo l’azzurro potrebbe giocare da centravanti. In questo secondo caso – cioè con l’addio al capitano – Cairo e Vagnati andrebbero a realizzare un doppio colpo, per il reparto offensivo. L’altro grande obiettivo oltre al cagliaritano è Artem Dobyk. Giovane (ma nemmeno più tanto) di 24 anni che in questa stagione ha radicato la presenza nella Nazionale ucraina – ieri la settima presenza, con annesso il terzo gol nel 3-1 alla Scozia – grazie a ben 14 reti in 17 partite segnate con il Dnipro nel campionato passato. Indubbie, le qualità di una punta che però avrà bisogno di un fisiologico tempo di ambientamento, prima di potersi accollare la responsabilità dell’attacco granata. Che nel frattempo potrà così ricadere su Joao Pedro. Con Sanabria – utile nel gioco di squadra ma finalizzatore tradizionalmente un po’ spuntato – e Pellegri quali alternative (la posizione del giovane attaccante va discussa con il Monaco: Cairo lo acquisterebbe, ma per una cifra tra i 4 e i 5 milioni e non ai 6 fissati dall’accordo ereditato dal Milan e sottoscritto dai rossoneri con i monegaschi).
Intanto il patron granata ha stanziato il tesoretto che dovrà servire a rilevare i cartellini del rossoblù e dell’ucraino. Cifre simili, leggermente più alte guardando a Dovbyk, per il quale il Dnipro parte da 12 milioni, ma che potrà essere chiuso attorno agli 8. Joao Pedro dai 15 milioni di due anni fa era già passato ai 12 nella scorsa estate, mentre adesso ha un valore assestato attorno ai 7 milioni di euro. Possono valere la pena di essere spesi, se il cagliaritano avrà ancora il gusto di mettersi a disposizione di Juric con motivazioni rinfrescate, dopo il colpo subito a Cagliari. Guardando solo ai numeri il suo acquisto ha un senso preciso: 47 i gol segnati dall’attaccante negli ultimi tre campionati di Serie A in 110 partite. Già, non è sicuramente la continuità ad aver fatto difetto a un calciatore che nelle annate in esame ha saltato appena 4 partite. Due per squalifica, una per scelta tecnica, e una sola per un leggero fastidio muscolare. Dopo i tanti infortuni subiti dal suo Toro anche per situazioni pregresse, a Juric anche la tenuta fisica recente di Joao Pedro è motivo per chiederne l’acquisto. Che può essere concretizzato a 7 milioni: con Dovbyk si arriva a 15 e aggiungendovi il riscatto di Pellegri si sfiorano i 20. Questo il tetto di spesa, per l’attacco del presumibile dopo Belotti.