A Lione il 3 giugno 1997 il brasiliano andò a segno con un incredibile tiro da 35 metri: anni dopo si riunì un team di scienziati per spiegarlo, non ci riuscirono
Esistono molti calci di punizione straordinari, ma ce n’è uno solo irripetibile. Ebbene sì: Roberto Carlos e “quella” punizione supersonica che da venticinque anni esatti continua a sterzare all’improvviso e provoca – a noi che la guardiamo – lo stesso effetto-sorpresa, lo stesso loop-emotivo, la stessa indicibile meraviglia. E la stessa domanda: ma come ha fatto?