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Juve, casting dei giovani per la prima squadra: si comincia da Fagioli

L’estate 2022 sarà importante per i giovani alla Juventus. Il progetto non è quello di considerarli materiale cui attingere nelle difficoltà, ma di considerarli parte integrante del gruppo. Elementi che facciano rimpiangere il meno possibile i titolari, quando chiamati in causa. Perché ci saranno partite in cui i big dovranno essere per forza in campo, ma anche altre in cui potranno tirare il fiato con la consapevolezza, per Massimiliano Allegri, che chi scenderà in campo non li farà rimpiangere. Come è capitato, per esempio, nel finale di campionato a Fabio Miretti. Il classe 2003 è stato schierato titolare il primo maggio contro il Venezia, per poi continuare così nelle altre tre giornate. Non come alternativa, visto che altri centrocampisti a disposizione c’erano, ma come una risorsa da valutare per la stagione che verrà. E le prestazioni del centrocampista cresciuto nella Juventus hanno convinto il tecnico, che – con ragionevole certezza – lo porterà con sé in ritiro.

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Una convocazione cui aspirano altri ragazzi tirati su nel vivaio. Come Nicolò Fagioli, per esempio, di rientro alla base con in tasca la promozione in Serie A con la Cremonese e un contratto in scadenza nel 2023. Ed è quest’ultima, oggi, la situazione più urgente da risolvere, con un ragionamento sul prolungamento per chi è stato uno dei protagonisti dell’ultimo campionato di Serie B. Andrea D’Amico, l’agente, era stato chiaro giorni fa quando auspicava «un progetto su Fagioli, con inserimento nel gruppo dei titolari». Una eventualità possibile, visto che il giovane bianconero ha ritrovato ritmi e giocate che erano state conosciute da Allegri nella sua prima esperienza. Doti confermate anche a Tuttosport il primo giugno da Ariedo Braida, “consigliere strategico” della Cremonese e alla base della costruzione della squadra che ha riconquistato un posto tra le grandi del calcio italiano: «Fagioli ha un talento naturale enorme ma non basta solo la qualità innata, occorrono anche determinazione, tenacia, grinta. Per lui deve esserci un percorso. Ha fatto un campionato di B molto buono, ma deve proseguire questo percorso. Se alla Juventus arriva da titolare, giocherà titolare, se però arriva da non titolare sarà ai margini e poi cosa lo attenderà? In questi casi meglio un gradino alla volta. Bisogna fare in modo che questi ragazzi giochino senza l’assillo».

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Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/calcio/serie-a

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