TORINO – Il nuovo corso della Primavera del Torino è iniziato sotto il segno di Giuseppe Scurto. Il tecnico palermitano, 38 anni e un trascorso da calciatore in Serie A con le maglie di Roma (dove è cresciuto) e Chievo Verona, è chiamato a risollevare le sorti di una squadra che nella passata stagione – con Federico Coppitelli in panchina – ha conquistato la salvezza alla penultima giornata ed è stata costretta a disputare le gare casalinghe a Biella. Ai microfoni di Torino Channel, Scurto si è presentato e ha spiegato la sua idea di settore giovanile. «Per un allenatore – ha sottolineato Scurto – l’obiettivo è far crescere i ragazzi e dare un contributo affinché possano approdare in prima squadra o avere delle opportunità tra i professionisti. Questo è il nostro compito: poi è chiaro che fare risultati importanti è qualcosa che aiuta, che dà maggiore visibilità ai ragazzi e al lavoro stesso. La maggiore soddisfazione è vedere ragazzi che hai allenato tra i professionisti, possibilmente in Serie A».
A Torino, l’ex allenatore della Roma Under 18 e della Primavera della Spal ritroverà Ruggero Ludergnani, responsabile del settore giovanile granata con cui ha già lavorato nella stagione 2020/2021 a Ferrara. «Alla Spal, in un anno ricco di soddisfazioni, abbiamo avuto la possibilità di far crescere tanti ragazzi, raccogliendo buoni risultati e chiudendo quasi in zona playoff. Lì ho conosciuto il direttore. Nella stagione passata sono tornato a Roma da allenatore dell’Under 18 per fare esperienza in un settore giovanile che lavora bene. Conoscere Ludergnani e aver lavorato insieme credo possa essere un vantaggio. Sappiamo le difficoltà del campionato e del lavoro che ci aspetta, ma abbiamo grandi motivazioni, voglia di far bene e di far crescere questi ragazzi. Non dimentichiamoci che questo è l’obiettivo principale di un settore giovanile».
Al Toro si troverà a gestire un gruppo rinnovato, anche grazie alle operazioni di mercato in entrata: «Ai ragazzi chiederò di comportarsi da professionisti, con serietà e dedizione. Devono capire l’importanza di quello che si stanno giocando, perché dopo la Primavera il settore giovanile finisce e quindi hanno a disposizione una possibilità importante per approdare tra i professionisti. Cercheremo di sfruttare questo periodo per farci trovare preparati al meglio ad affrontare un campionato complesso e con tante squadre ben attrezzate. Il livello negli ultimi anni è salito». Insomma, idee chiare per un settore giovanile che deve tornare ai fasti di un tempo.