WAIDRING – Demba Seck, 21 anni, preso a gennaio dalla Spal: ecco chi è (per forza, oltreché per meriti) il nuovo rinforzo del Torino per la trequarti, dopo Radonjic, in attesa che Cairo riesca a dare altri jolly offensivi a Juric. Che aspetta Laurienté e invoca il ritorno di Praet. Dopo il gran lavoro dei mesi scorsi, Ivan sta seguendo Seck con spirito positivo e fiducioso sin dal primo giorno di ritiro. E il senegalese, non a caso, lo sottolinea: «Per me è come un padre, mi vuole bene, mi aiuta tanto, sono contento, sento la sua fiducia e quella della società. Nei mesi scorsi non ho giocato molto, per cui ora sono ancor più carico. Voglio fare tante belle cose. Il mister e Lukic mi ripetono che ho talento, ma anche che devo lavorare e ancora lavorare. E rinforzarmi fisicamente. Ora sono salito a 80 chili, devo arrivare a 83. Juric mi dice di attaccare sempre l’avversario, di provare l’uno contro uno in dribbling senza preoccuparmi se non riesco ad andar via, di provarci e riprovarci. Però mi dice anche: quando ti aggrediscono sei troppo leggero. Un paio di settimane fa mi prese da parte: gioca tranquillo, il gol arriverà, l’importante è andare di continuo in pressione sugli avversari. E così è stato, aveva ragione». Vedi la rete al Trabzonspor, sabato scorso. La sua prima in partita con la maglia granata addosso.
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Seck: “Toro, voglio fare grandi cose. Juric mi dice: dribbla, dribbla e segni”
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