MILANO. Un pre-campionato poco amichevole e molto duro, per farsi trovare pronti allo sparo. Simone Inzaghi l’ha pensata così, l’estate. Sabato con il Lione il penultimo appuntamento prima di Lecce e, giusto una settimana dopo quell’osso durissimo chiamato Villarreal. Un Everest estivo per far sì che l’Inter arrivi ben rodata all’esordio. «Lavoriamo dal 6 luglio per lo scudetto – ha detto l’allenatore a Dazn – L’anno scorso dopo le varie cessioni non si parlava di Inter, poi siamo stati talmente bravi noi in 3-4 mesi a giocare bene che tutti quanti ci hanno indicati come i favoriti. Ci sono tantissime squadre che hanno speso molto più dell’Inter che avranno l’obiettivo di vincere», quasi superfluo sottolineare come il riferimento sia alla Juve. Allo staff si è unito Riccardo Ferri, che farà trait-d’union tra prima squadra e società e affiancherà l’allenatore alla Pinetina: «Avere una proprietà e una dirigenza vicine fa enormemente piacere perché ci supportano ogni giorno non facendoci mai mancare niente», spiega Inzaghi. L’ultimo pensiero è al Milan: «Il gap con loro? L’anno scorso ci siamo incontrati 4 volte: una volta abbiamo vinto noi, una volta loro e poi ci sono stati due pareggi. Nelle Coppa abbiamo fatto meglio noi, loro sono stati bravissimi in campionato perché hanno fatto veramente qualcosa di straordinario». Palla al centro.
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