Il numero 10 del Milan con l’Udinese è entrato in tutti i gol ed è stato il migliore in campo. L’esultanza fa capire bene il suo stato d’animo: sulla trequarti a Milanello sarà una bellissima battaglia
La mimica è eloquente. Prima il dito che indica l’orecchio, con lo sguardo rivolto alla curva Sud in festa: voglio sentirvi, esultate con me. Poi le mani sulla maglietta, entrambe sopra le spalle, a “stenderla” per bene in modo da catalizzare l’attenzione sul suo nome. Brahim Diaz ha celebrato così il suo ritorno al gol con l’Udinese e non è un’esultanza banale. Succede quando si ha qualcosa da tirare fuori, da dimostrare, da raccontare. Brahim non segnava dal 25 settembre 2021, contro lo Spezia. Autunno di un anno fa, quando lo spagnolo volava e faceva stropicciare gli occhi ai tifosi: Calhanoglu chi? Finalmente abbiamo trovato un vero trequartista. Il resto è storia nota. Dopo i cinque gol arrivati tra agosto e settembre è stato costretto a condividere il suo corpo con un Covid che lo ha frastornato a tal punto da non permettergli una ripresa totale nemmeno a distanza di mesi. Sappiamo com’è finito lo scorso campionato: lo scudetto è arrivato con Kessie e Krunic sulla trequarti, e Brahim a osservare in panchina.