Roberto Civitarese sull’importanza del fattore psicologico nello sport: “C’è ancora qualche scettico, che sottovaluta la cura dell’aspetto mentale. Pioli e Ibra non l’hanno mai fatto. E guardate dove sono arrivati…”
Radu è in ginocchio, con la maglia sul volto. Serve a coprire le lacrime che gli scorrono lungo il viso, dopo il secondo (decisivo) errore nelle ultime due apparizioni in A. Il pallone calciato da Mandragora al 95’ di Fiorentina-Cremonese è un fantasma che bussa alla porta di Ionut. Sfugge dalle mani, finisce in rete, ricorda il liscio contro il Bologna di quattro mesi fa. “Avete presente quella storia secondo cui la vita è composta per il 10% dalle cose che ti capitano e, per il resto, da come reagisci? Non è sbagliato. Il vero Radu è quello delle parate prima dello scivolone. Ma è importante che sia lui il primo a capirlo”. Garantisce Roberto Civitarese, che di mestiere fa… il mental coach dei calciatori: “In Italia, c’è ancora qualche scettico, che sottovaluta la cura dell’aspetto mentale. Pioli e Ibra non l’hanno mai fatto. E guardate dove sono arrivati…”.