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Tra Juve e Kean è amore obbligato. Gli scenari per il suo futuro

TORINO – Un rebus? Non proprio, comunque una situazione complicata e mica poco. Sia dal punto di vista del suo gradimento al cospetto del tecnico e della dirigenza, sia della sua posizione contrattuale specifica. Chi? Lui, Moise Kean, il giovane ventiduenne cresciuto nelle giovanili bianconere, venduto nella stagione 2019/20 all’Everton per poco meno di 28 milioni di euro, quindi prestato dagli inglesi dopo un anno al Psg e poi ancora alla Juventus, per due stagioni, che lo ha ripreso con l’obbligo di riscatto al termine di questo campionato al verificarsi di determinati risultati per un ammontare di 28 milioni. Sì, conviene rileggersi la frase precedente per essere certi di aver compreso bene il tutto. Sta di fatto che fargli cambiare maglia in questo calciomercato è praticamente impossibile perché i bianconeri non possono prestarlo ma, al limite, spendere 28 milioni subito per acquistarlo e poi girarlo a qualche club che lo cerca.

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La probabile formazione di Allegri per Sampdoria-Juve. Due i ballotaggi

Due i problemi: il costo esoso e il fatto che nessuna società penserebbe di spendere tanti soldi per lui. E così ecco che Kean si gioca buona parte del suo futuro in questa prima parte del campionato, quando dovrà dimostare nelle tante o poche occasioni che gli verranno concesse di essere finalmente maturato sotto tutti i punti di vista. Per cui fine delle bravate, tipo arrivare in ritardo prima della amichevole con l’Atletico Madrid – Allegri lo rimandò giustamente a casa e la società fece scattare gli automatismi previsti a fronte di queste mancanze -. Ma non solo. Kean dovrà far vedere di essere utile alla causa a prescindere dal ruolo in cui verrà utilizzato e dal momento in cui comincerà a correre. Perché se pare molto difficile ipotizzare per lui partite da titolare, il tecnico livornese da lui si aspetta giocate vincenti anche da subentrante, con strappi palla al piede sulla fascia a creare superiorità numerica per poi andare ad assistere chi gioca in mezzo all’area, ovvero Vlahovic. Difficile infatti che Kean venga utilizzato come prima punta, al limite come seconda, oppure, più probabilmente, come esterno del tridente offensivo.

Kean, chance contro la Sampdoria?

In teoria già nella sfida di domani sera a Marassi contro la Sampdoria, Allegri potrebbe decidergli di concedergli una grande chance, ovvero consegnargli il ruolo di esterno destro del tridente preferendolo a Cuadrado, che oggettivamente nella prima uscita contro il Sassuolo all’Allianz Stadium non ha brillato per la propensione a saltare l’uomo. Diciamo che la scelta tra Cuadrado e Kean sarà strettamente collegata a quella della mezzala destra. Con Cuadrado che è più attento dal punto di vista tattico ci sarebbero più probabilità di avere una mezzala che si inserisce con maggior frequenza, tipo McKennie, mentre con Kean sarebbe più prudente mettere nei suoi paraggi qualcuno che abbia nella fisicità e nell’attitudine a proteggere le proprie qualità migliori: ogni riferimento a Zakaria non è affatto casuale. Chissà cosa passerà nella mente di Moise domani sera, durante il riscaldamento, quando tornerà a calcare il prato di Marassi: non potrà non tornargli in mente la sfida della terzultima di campionato della scorsa stagione quando contro il Genoa si trovò, di fatto, a battere un rigore praticamente a porta vuota dopo un micidiale contropiede, ma invece di segnare il raddoppio che avrebbe blindato il successo della Juventus, spedì a lato il pallone. Riaprendo di fatto la gara che i rossoblù riuscirono addirittura a ribaltare negli ultimissimi minuti con la rete di Gudmundsson all’87’ e di Criscito su rigore all’ultimo secondo di recupero.

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Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/calcio/serie-a


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