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Juve, senti Pagliari: “L’U23 è un colpo di genio, Fagioli & C. giocano e crescono”

«E’ stato un mercato bello, entusiasmate. Ci sono 6-7 squadre attrezzate per vincere lo scudetto: non c’è più l’egemonia che c’è stata negli ultimi anni, quando la Juventus è stata un passo avanti alle altre. E poi si è molto alzato il livello della zona salvezza: ci sono squadre che hanno investito molto, come la Salernitana. Sono arrivati buoni giocatori. Da 2-3 ani a questa parte il mercato è tornato bello».

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La società che ha fatto meglio?

«Mi è piaciuto molto il mercato del Napoli, come quello della Roma. Poi è normale che società come la Juventus prendano grandi calciatori come Pogba e vadano sull’usato sicuro con Di Maria. L’Inter ha riportato in Italia un campione come Lukaku. .. Ma se devo scegliere una, dico il Milan. Apprezzo molto il modo in cui lavorano Maldini e Massara: vanno a prendere giocatori giovani che devono ancora esprimersi, ottengono risultati anche dal punto di vista patrimoniale. Puntano sempre su giovani forti e non a caso hanno vinto lo scudetto. Vanno a puntellare dove serve, De Ketelaere è un esempio lampante. E’ un giocatore che, per come intendo io il calcio, è emblema del modo in cui dovrebbero lavorare la società: potrà giocare 10 anni al Milan».

Quindi è lui “il nome” che più l’ha intrigata?

«Sì, ma cito volentieri anche un giocatore che ha preso l’Atalanta: Ederson per me è un giocatore che nel giro di pochi anni vedremo in una delle big europee».

La Juve?

«La Juve ha fatto un mercato per l’allenatore che ha. Mirato. Sono andati a completare l’organico. Negli ultimi 6 mesi è cresciuta e ora è una candidata alla vittoria dello scudetto. E’ una classica squadra di Allegri: concede poco dietro e davanti un gol lo fa sempre. Peccato per Pogba, un infortunio che pesa».

L’eventuale arrivo di Paredes quanto può incidere?

«Beh, giocatori così spostano gli equilibri di una squadra. Un centrocampo Paredes-Pogba sarebbe tanta roba. Anche l’Inter ha un grande centrocampo: Brozovic-Barella…».

Ci racconta com’è andata la trattativa che ha portato Casadei dall’Inter al Chelsea?

«Il Chelsea era sulle tracce del ragazzo già da tre anni. Lo considerano uno dei migliori prospetti 2003 in Europa, È stata un’operazione molta complessa perché ovviamente all’inizio l’Inter era reticente, ma ha dato l’ok quando il Chelsea ha alzato la posta in maniera definitiva, capendo anche che per il calciatore fosse un’occasione irripetibile».

Tra le operazioni dell’estate bianconera c’è la cessione di Vrioni in Usa. Anche lui è un suo assistito.

«E’ stato il primo giocatore che è partito dalla Juve per la Mls e ha portato soldi in cassa. Gli altri (Giovinco, Bernardeschi; ndr) erano andati a parametro zero. Si è trattato di una scelta ponderata: se tu guardi gli ultimi 2-3 anni, scopri che dal campionato nordamericano ogni anno escono 10-15 ragazzi che vanno a giocare in Europa nei campionati più importanti. Proprio perché l’Mls è un torneo competitivo in cui il livello si è alzato molto. Ogni squadra ha la possibilità di sforare il budget solo su tre giocatori, e quando è successo questo su Vrioni è stato fondamentale perché il New England Revolution ha dimostrato che il progetto sul ragazzo è importante. Nonostante alcune richieste interessanti in Francia e in Olanda abbiamo deciso di andare».

In un momento in cui è importante fare cassa (pensiamo ad esempio a quanto la mancata cessione di Rabiot abbia condizionato l’arrivo di Paredes) le cessioni di alcuni giovani della Under 23 hanno rappresentato una grande linfa per il mercato bianconero.

«Io sono stato contentissimo di questa operazione perché rappresenta una grande opportunità per Giacomo e anche perché ha portato valore alla Juventus. Il club bianconero merita i complimenti per ciò che sta facendo con la seconda squadra. Un investimento importante, ma prezioso. Non capisco perché le altre società non l’abbiano imitata. La Juve ha guadagnato soldi veri vendendo giocatori, ha avuto una intuizione felicissima. La maglia bianconera dà visibilità, dà la possibilità di metterti in mostra».

Ora ci sono Fagioli, Miretti, e Rovella al bivio. La Juve farebbe bene a puntare subito su di loro o è presto?

«Sono tutti e tre assistiti da amici che sanno fare bene il loro mestiere. Io comunque sono sempre dell’idea che il giovane debba giocare, per migliorare. Solo la Juve sa chi potrà avere più spazio… Ma a quell’età, mia idea personale, bisogna giocare sennò non si migliora: l’allenamento non basta a far crescere. Poi, è logico: se posso fare 15 presenze alla Juve allora rimango… Ma altrimenti meglio giocare: piuttosto a livello più basso. Il percorso è fondamentale».

Tra i suoi assistiti c’è Gabbiadini, come sta? Domani affronterà la Juventus.

«E’ tornato in panchina domenica. Sta bene. Sta rientrando in forma. Ci auguriamo di vederlo presto a tempo pieno in campo: per la Samp è l’acquisto dell’estate. Credo che possa spostare gli equilibri della salvezza: garantisce sempre quei gol che ti fanno stare tranquillo. Alla Juve ha segnato spesso: magari se gioca qualche minuto e rinnova la tradizione… Sarebbe bello per lui perché so quanto ha sofferto, quanto ha lavorato. E’ un ragazzo con la testa».


Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/calcio/serie-a


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