TORINO – Bello e vincente, il Torino di Ivan Juric. Al netto di Vlasic, in copertina per il gol che ha deciso la sfida contro il Lecce, le risposte positive sono arrivate anche dai più giovani schierati in campo dal tecnico croato e da Paro, che lo ha sostituito in panchina: in primis Pietro Pellegri, che ha sfruttato la chance dal primo minuto al posto di Sanabria e non ha fatto rimpiangere il centravanti paraguaiano. Il classe 2001, per la prima volta in campo dall’inizio in questa stagione, è stato protagonista di una partita fisica, caratterizzata per lunghi tratti dai duelli (in cui spesso ha avuto la meglio) con Baschirotto. Dal punto di vista tecnico, invece, Pellegri è riuscito a duettare bene con Radonjic e Vlasic, sfiorando anche il gol nel primo tempo con un destro da posizione defilata disinnescato da Falcone. Quando, invece, è riuscito a segnare nel secondo tempo – battendo il portiere in uscita con un tiro rasoterra – ha trovato la bandierina dell’assistente a segnalare il fuorigioco. Una prestazione positiva, comunque, per l’attaccante su cui il Toro ha deciso di puntare acquistandolo a titolo definitivo dal Monaco (da cui era in prestito da gennaio) e alternandolo con Sanabria già dal precampionato. Oltre a una regolarità dal punto di vista fisico dopo anni caratterizzati dagli infortuni, adesso Pellegri dovrà dimostrare di poter garantire anche quella realizzativa. Su di lui, oltre a quelle granata, ci sono anche le aspettative azzurre di Roberto Mancini, che già in passato lo ha coinvolto negli stage della Nazionale. In vista della sfida di sabato pomeriggio contro l’Inter, l’impressione è che Sanabria (in campo nel finale contro il Lecce, in tempo per servire l’assist a Vojvoda che ha trovato Falcone a respingere con i piedi) possa riprendersi il posto al centro dell’attacco. Dalla sua, Pellegri cercherà di farsi trovare pronto per lasciare il segno a partita in corso.
Ilkhan, grande personalità
Oltre all’attaccante, chi ha destato un’impressione più che positiva nella sfida contro i pugliesi è stato Emirhan Ilkhan, schierato a centrocampo al fianco di Lukic e autore di una prestazione di buon livello. Una scelta a sorpresa per molti, ma non per Juric che da settimane lavora sul centrocampista classe 2004, e due giorni fa ha ricevuto le risposte che desiderava. Contro il Lecce, nei 63 minuti in cui è stato in campo Ilkhan ha mostrato di avere la capacità di interpretare i momenti della gara, chiedendo a gran voce (e gesti) il pallone ai compagni e invocando la calma dopo il vantaggio firmato da Vlasic. Pulito nelle geometrie e prezioso anche in fase di interdizione, il diciottenne turco è stato scortato dagli appalusi del pubblico che lo ha aiutato ad ambientarsi in fretta. Al Filadelfia Ilkhan – che in Turchia è considerato un potenziale fuoriclasse e che con il Besiktas ha giocato con continuità nella seconda parte della passata stagione – dovrà continuare a lavorare per affinare i movimenti e crescere anche dal punto di vista fisico. Anche lui, come Pellegri, sabato dovrebbe accomodarsi in panchina e lasciare il posto a Linetty, ma potrebbe essere un’opzione a partita in corso insieme con gli altri giovani di un Toro che sta dimostrando di crescere bene.
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