NAPOLI – “Spezia? Non dobbiamo concentrarci solo sul nome dell’avversario per farsi bello, ma vincere e fare 3 punti. Saper vincere una gara, seppur prestigiosa, significa aver fatto bene le cose per 100′ perché ormai le partite durano 100 minuti, ma per scrivere pagine importanti e avere ambizioni del quarto posto, che è ambizioso nel nostro campionato, significa far bene le cose lungo il percorso. E’ quello che fa la differenza”. Sono le parole di Luciano Spalletti alla vigilia della sfida di campionato contro la squadra di Gotti dopo la grande vittoria contro il Liverpool in Champions League. Proprio sul tecnico avversario ha aggiunto: “Lo stimo, l’ho conosciuto bene, so come prepara le partite, so il calcio che attua, l’abbiamo già visto, ha fatto buone prestazioni ovunque. Se si analizza le ultime gare si vede che è bravo a creare densità sull’uomo, a ripartire forte in contropiede con questi due tutta fascia che creano sempre difficoltà. Io non lo so cosa organizzerà, ma dobbiamo sapere che quello che è successo l’anno scorso è una cosa che può ricapitare se non siamo perfetti”.
“Osimhen? Abbiamo elementi altrettanto forti per sostituirlo”
Sull’infortunio di Osimhen: “Mi attengo alla nota ufficiale, dispiace ma è un qualcosa che può capitare e mettere in preventivo, abbiamo elementi altrettanto forti per sostituirlo. Per il suo ruolo Simeone o Raspadori… sarà uno di loro due”. Sull’atteggiamento del Napoli: “Si semina un carattere per il percorso, le partite ce lo diranno. Abbiamo sempre provato a ragionare come abbiamo fatto contro il Liverpool, anche quando abbiamo giocato col Barcellona, perdendo con tanti gol di scarto, ma quello era l’atteggiamento sbagliato? Lo può dire anche lei, quando io propongo qualcosa e va male, ho sbagliato io, quando propongo qualcosa che non vi andava bene e va bene, allora avete sbagliato voi. Non posso sbagliare solo io, viceversa sbaglia anche lei. Contro il Barcellona abbiamo tentato le stesse cose, ma dopo 3′ abbiamo preso gol su quell’angolo battuto male. Contro questa rigiochiamo uguale? Li andiamo a prendere alti? Tutti ora diranno sì. Per questo proviamo a costruire qualcosa con costanza in tutte le partite, si tenta questo calcio qui. Abbiamo costruito 2-3 palle gol strappando palla sul loro inizio azione. Il nostro percorso ce l’abbiamo chiaro, poi bisogna vedere se ci riusciamo perché c’è chi elude la pressione”. Sulla formazione: “Per quelli che abbiamo noi l’ipotesi è giocare 4-2-3-1 anche se c’è dentro Zielinski o Elmas e giocare 4-3-3 anche se c’è dentro Raspadori e Simeone, si passa da lì, Raspadori può fare il trequartista dietro la punta, quello che parte centrocampista e finisce dietro la punta e attacca la difesa insieme ad Osimhen, non cambia molto. Ndombele ha fatto tutti e due i ruoli, gli si può chiedere tutte e due le cose”.
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“Sono fiducioso per il futuro”
“Dobbiamo cercare di portare a casa la vittoria – prosegue -. Siamo contentissimi, siamo felicissimi e non nascondiamo niente. La squadra ha molte potenzialità. Mi sforzo a dire che poi ci vuole questo carattere e questa disponibilità a sapere e cambiare il colore della maglie dagli occhi che abbiamo davanti. Se domani mattina vedono sempre rosso, è sbagliato. Lo Spezia avrà le maglie bianche e atteggiamento diverso”. Sui giovani Gaetano e Zerbin: “Hanno gli occhi addosso degli operatori di mercato, ce li avevano chiesti ma abbiamo deciso di tenerli e quindi le intenzioni le abbiamo. E’ un passaggio difficile da accettare quello dei vuoti, allenandosi con disponibilità e motivarsi dopo una gara in cui non hanno giocato. La possibilità c’è, Zerbin l’ha subito sfruttata, ha fatto bene quando entrato, non s’è lasciato intimorire, ha forza, corsa. Gaetano ha una qualità straordinaria e ci farà comodo”. Sui tifosi: “Io spero che i giocatori sappiano offrire di nuovo quello spettacolo che vogliono vedere, si passa sempre da lì. Sognavo in questi due anni che un giorno all’improvviso si sarebbero innamorati di nuovo di loro, a fine partita l’ho visto e sono fiducioso per il futuro”. Sul possibile rinvio della partita contro il Rangers: “Non so niente, nessuna comunicazione, ci atteniamo a ciò che sappiamo e si va diritti nel farsi trovare pronti martedì, altrimenti modificheremo. Ma per ora mettiamo in pratica questo”.
“Zielinski? Non ho mai avuto dubbi”
Sul centrocampo: “Dì lì passa molto, gestiscono il 70% delle situazioni di gioco in entrambe le fasi. Sono stati bravissimi sia come recupero palla che come qualità di palleggio, io su Zielinski non ho mai avuto grossi dubbi. E’ un calciatore riconoscibile per le qualità che ha, gli ha fatto bene quello che abbiamo detto in ritiro, ritagliargli 10 metri di spazio giocando più in basso, ma attaccando di più la linea si ritrova comunque spesso lì, quindi cambia poco, anche se è una cosa che lui immagina e spesso è comunque con le spalle girate. Avere più raggio d’azione gli dà benefici, l’anno scorso fece bene anche da mediano perché ha corsa lunga. Rigorista? Io posso intervenire, ma se si mettono d’accordo da soli è meglio in base allo stato emozionale, così è più facile. Il secondo? Osimhen ha voluto batterlo, era tranquillo, era difficile andare a prendergliela”. Infine su Sirigu: “Prima di tutto ci piacere avere a che fare con uno come lui, è uno con carattere top per uno spogliatoio, oltre ad essere un portiere top. Li sveglia tutti quelli davanti a lui. Non sarebbe difficile usufruire delle sue qualità, ma finora mi avete detto che facevo confusione avendone due, ora lasciamo tranquillo Alex se no dice non è vero manco ora che sono il titolare”.