Nel 3-5-2 del tecnico nerazzurro il bosniaco calca a pennello, Romelu è ancora all’inizio del processo di adattamento a un calcio diverso da quello di Conte: le gerarchie d’attacco tra presente e futuro
Da fine agosto l’attacco dell’Inter di Simone Inzaghi è lo stesso dello scorso anno, con l’eccezione di Alexis Sanchez che si è già ben ambientato all’Olympique di Marsiglia. Con Romelu Lukaku fuori dai giochi per alcune settimane, lo spazio si è liberato soprattutto per Edin Dzeko, pilastro della squadra che ha chiuso lo scorso campionato al secondo posto. E la sintonia tra il bosniaco e il 3-5-2 dell’allenatore è balzata subito all’occhio.