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Verona, ecco Cabal: “Mi ispiro a Yepes e Zapata”

VERONA“Ho deciso di venire a Verona con la mia famiglia perché era un’occasione interessante considerando il valore del Club, della sua storia e della città. Sono sicuro di poter crescere professionalmente in questa squadra“. Lo ha dichiarato Juan Cabal, nuovo difensore del Verona, in occasione della propria conferenza stampa di presentazione. Cabal ha già esordito con la maglia dell’Hellas: “E’ stata una partita molto difficile, ma sono stato molto felice per il mio ingresso in campo. Un debutto che sognavo da quando ero piccolo. In merito al mio ruolo, come difensore posso giocare sia sulla sinistra che al centro. Le mie caratteristiche sono la velocità, la dinamicità e la tecnica. Detto questo, sono disposto a giocare nel ruolo che mi viene richiesto. In Europa anche grazie a mio padre? Vero, sicuramente è merito suo e di quello che mi ha insegnato. Ma devo ringraziare anche le persone che mi stanno vicino e le lezioni che mi ha dato e mi sta dando la vita. Ho avuto la fortuna di essere arrivato in Europa, sono felice per questo. In Serie A maturano i grandi difensori, è una scuola per i centrali e sono contento che il ruolo del nostro mister, in passato, sia stato proprio quello. Sicuramente mi insegnerà tanto. Idoli e modelli? In Colombia Yepes, Zapata… Quelli che giocavano in Nazionale nel primo Mondiale che vidi, perché prima il calcio non mi piaceva il calcio. Personalmente non li conosco, ma guardandoli in tv ho imparato molto”.

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Salvezza? Bisogna essere uniti

“Il campionato colombiano è di buon livello, ma qui ho trovato ancora più intensità rispetto a ciò a cui ero abituato. Questo mi ha anche portato a cambiare mentalità. Parlando proprio di impatto, inoltre, quando ho visto i nostri tifosi mi sono emozionato. Siamo un buon gruppo, formato da tanti giovani che hanno voglia di migliorare. Lavoriamo duramente perché non siamo contenti dei risultati e credo che la pausa ci aiuterà a unirci e crescere ancor di più. Convinzione di raggiungere la salvezza? Sì, da quando sono arrivato ho visto un grande gruppo e ho capito quanto duramente devo impegnarmi. Per centrare la salvezza servirà essere uniti, come una grande famiglia. Per il mio paese e per il quartiere dove sono cresciuto è molto importante vedere un giovane ragazzo colombiano vestire la maglia di una squadra europea. Quella dell’Hellas Verona è per me un grande vanto. Non conosco ancora bene la città, soltanto il centro storico. Sono arrivato con l’intenzione di conoscere innanzitutto la squadra e i suoi tifosi. L’obiettivo era mettermi subito al lavoro”. Cabal ha scelto la numero 32: “Il 23, che per tutti i giocatori di basket e di calcio è molto importante, era occupato, e così ho deciso di invertirlo”.

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Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/calcio/serie-a

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