Un tecnico che gioca, vince e migliora i giocatori è un tesoro per un club senza emiri. La firma, dopo la brutta prova di Torino, è una scossa per ridare fiducia all’ambiente
Dolcetto o contratto? Nel giorno di Halloween, Stefano Pioli si è presentato a Casa Milan e ha firmato il prolungamento del suo rapporto di lavoro. Nel novembre scorso la proprietà rossonera gli aggiunse un solo anno, stavolta due. Se Pioli completerà il suo mandato e governerà il Diavolo fino al giugno 2025, diventerà il terzo allenatore nella storia del Milan per continuità di panca (quasi 6 anni), dietro a Carlo Ancelotti (quasi 8 anni) e Nereo Rocco (6 e mezzo). Il Paron ci ha aggiunto altri spezzoni. Rocco e Ancelotti hanno vinto due Coppe dei Campioni a testa. Non a caso. Per quanto evoluto, il calcio resterà un prodotto che ha bisogno di cura nel tempo, come un campo coltivato, come un oggetto d’artigianato. Ci si può arrangiare con il fast food, ma non si può vincere con il fast football.