Il doppio ex legge la sfida: “Bianconeri penalizzati dagli infortuni, i nerazzurri hanno la miglior rosa della Serie A. Inzaghi bravo con l’eredità di Conte, prima di giudicare Allegri ricordatevi quello che ha vinto…”
“Io e Pirlo eravamo simili. Venivamo dalla trequarti. Quando mi hanno spostato davanti alla difesa avevo un’altra visione per i passaggi verticali”. Chissà quanto vale oggi un play come Paulo Sousa, straordinario regista della prima Juve di Lippi, campione d’Europa con il Borussia, quindi anche all’Inter. Diventato allenatore “visionario”, dopo due anni nella Fiorentina ha preso “decisioni più pragmatiche, andando in Cina e Brasile. Ma ho parlato con mia moglie e deciso: resto in Europa. Il mio obiettivo è l’Italia. Mi sento a casa”. Juve-Inter è la sua partita.