Il brasiliano: “Avete sottovalutato l’eliminazione del 2018. Ney può essere l’erede di Messi e Cristiano”
L’appuntamento con Ricardo Kakà è più o meno all’ora dell’annuncio dei convocati del Brasile per il Mondiale. Quando il c.t. Tite comincia a leggere l’elenco, ascoltiamo insieme. Ricky ha un sussulto sentendo il nome di Dani Alves (“Non smetterà mai di giocare”) e, alla fine del collegamento, il sorriso da bravo ragazzo si trasforma in un’espressione leggermente malinconica: “Mi mancano queste cose, l’emozione della convocazione. A distanza di anni ti accorgi di quanto fosse bello. La nostalgia c’è, inutile negarlo, anche se ho fatto una splendida carriera. Gioco ancora, sa? Una volta alla settimana, a San Paolo”. Lì dove tutto iniziò, quindi.