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Mario Corso la rese eterna, ma nacque da un infortunio in Brasile. La vera storia della “foglia morta”

La punizione che si impenna e poi finisce sotto l’incrocio: la inventò un fenomeno della Selecao, poi ci pensò Mariolino. Oggi è la “maledetta”

Non se ne vedono più, e non è per colpa del clima impazzito, dello scioglimento dei ghiacciai o del surriscaldamento della terra. Le “foglie morte” sono scomparse dai campi di calcio e la ragione, più che ambientale, è di natura tecnica: i giocatori di oggi, siamo onesti, hanno piedi più ruvidi dei loro genitori o dei loro nonni, non posseggono la grazia nel tocco e non hanno l’educazione di colpire il pallone con gentilezza.


Fonte: http://www.gazzetta.it/rss/serie-a.xml


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