BARI – Non c’è Cheddira, che magari farà il suo esordio nel mondiale qatariota in contemporanea con la trasferta che attende i suoi compagni a Como. Ma il Bari che riemerge dopo la sosta è una squadra che ha voglia di trovare continuità e di mantenere la rotta di crociera per rientrare sulle prime. Michele Mignani non c’ha girato troppo intorno: “La sosta a me non piace, è sempre preferibile giocare anziché doversi fermare, ma a noi in questo particolare momento è servita per gestire bene i carichi di lavoro e recuperare diverse pedine che avevamo perso per strada. Ciò nonostante siamo ancora un po’ in emergenza, perché partiremo con diversi giocatori costretti a rimanere a casa, oltre a Walid che è al mondiale e si sta godendo un’avventura che s’è guadagnato anche grazie al lavoro svolto in questa piazza”. Nel dettaglio, assenti nella gara del “Sinigaglia” sono Maita (squalificato), Di Cesare e Mazzotta. E pure Ricci non dovrebbe farcela, poiché gravato di un fastidio muscolare. “Lo valuteremo sino all’ultimo, sperando di recuperarlo in tempo. Al di là di chi mancherà, non dovrà venir meno lo spirito. I mondiali ci stanno insegnando che può succedere di tutto: le sconfitte di Argentina e Germania ne sono la conferma lampante, e allora pensare che la trasferta di Como sia semplice solo perché loro sono impelagati nei bassifondi della classifica è un errore madornale. Anche perché il Como, risultati alla mano, è in netta ripresa: ha vinto a Venezia, poi ha imposto il pari al Genoa. Meglio andarci cauti”.
Idea Botta
Tra le possibili novità di formazione, Mignani pensa all’impiego di Botta e a quello part-time di Ceter. “Sta crescendo di condizione, è un buona forma ma ha bisogno ancora di un po’ di tempo per affinare la parte atletica. Non credo lo farò partire dall’inizio, ma è comunque disponibile. Botta deve essere un valore aggiunto per noi: sono convinto che più si alza lavorando sulla linea degli attaccanti e meno diventa utile al nostro gioco, perché lui è un grande cucitore di manovra e vuole giustamente la palla nei piedi. Al posto di Maita chi giocherà? Mallamo è un’opzione, ma non la sola. C’è anche D’Errico, e pure Benedetti merita considerazione. Scheidler? Sta crescendo dal punto di vista della cattiveria agonistica, aveva bisogno di tempo per ambientarsi ma mi pare che stia andando nella dimensione giusta. Può essere un giocatore importante e lo diventerà sempre di più”.
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