Nata per esaltare il potenziale offensivo portato dagli acquisti di Di Maria e Pogba, insieme al recupero di Chiesa, la squadra ha dovuto rimodellarsi in corsa a causa della raffica di infortuni in cui è incappata. Ma ora…
La Juve “reale” era nata nel segno del 4-3-3. Del resto per sfruttare tutto il potenziale conferito alla squadra dagli arrivi di Paredes, Pogba, Di Maria e Kostic il modulo prescelto pareva il migliore per garantire alla nuova Juve la sua massima espressione. A costo di rivoluzionare i precedenti, faticosi equilibri che avevano assestato la squadra su un 4-4-2 nato più da pazienti esperimenti di rammendo che per autentica vocazione nella scorsa stagione, quella degli zero titoli e del posto Champions agguantato in extremis.