Anche i calciatori dicono no. Il monumento del calcio iraniano l’ha detto alle violenze del regime iraniano, attorno a lui abbiamo costruito un team di campioni che osteggiarono Hitler, Mussolini, Pinochet, la Stasi…
Ali Daei, bomber e monumento del calcio iraniano, appoggia le proteste nel Paese. E a Teheran prima lo arrestano (sarà poi rilasciato su cauzione), poi impediscono alla sua famiglia di lasciare il paese. Un idolo che dice no, e non è il solo. Ecco un’intera squadra fatta di stelle del pallone contro il potere.