L’ex c.t. azzurro: “Scelse di restare alla Samp perché si sentiva in famiglia. Attraverso il calcio ha saputo regalare emozioni. E quella volta che mi ha raccontato della malattia…”
Anche Vialli… No! Sono tanti ormai… Troppi! La mente mi si affolla di ricordi, rivedo i loro volti sorridenti, penso alle loro parole: Maradona, Pablito Rossi, Mihajlovic che avevo sentito una ventina di giorni prima che ci lasciasse, poi l’immenso Pelè. E adesso pure Gianluca… Il destino sembra si sia accanito sul nostro amato mondo del calcio, anche se non è giusto dire così perché il dolore è ovunque, in ogni ambiente, in ogni gruppo, in ogni famiglia. La perdita di Vialli mi dà un dispiacere enorme. Gli ho voluto bene quand’era un calciatore, un grande calciatore. E gli ho voluto ancora più bene, se possibile, quando un giorno mi prese da parte e mi raccontò che cosa gli stava capitando.