Big Rom ancora fermo, tra infortuni e forma non riesce a ritrovarsi. E la possibilità del prestito-bis dal Chelsea diventa un bivio cruciale per il club, dal punto di vista tecnico ed economico
Il rallentamento adesso è ufficiale, l’infiammazione al tendine della coscia sinistra blocca Romelu Lukaku almeno per la gara di stasera di Coppa Italia. Ma a pensarci bene, non è questo che preoccupa. Non è la singola partita, il problema. Quanto la visione d’insieme. Perché rallentare è un po’ ricominciare. E se ogni volta si ricomincia, pensare di arrivare a toccare il massimo del rendimento diventa difficile. Il programma di Romelu prevede fisioterapia, piscina e cyclette almeno fino a domani, senza vedere il campo. Poi, tra giovedì e venerdì, Inzaghi e lo staff medico contano di rimetterlo in campo, quantomeno per un lavoro atletico, per evitare che l’attaccante resti troppo tempo fermo e dunque anche il ricondizionamenti torni a essere un problema. La gara con il Verona di sabato va considerata a rischio: nella migliore delle ipotesi il belga andrà in panchina. Ma non c’è nessuno ad Appiano che può garantirlo, molto dipenderà dall’evoluzione delle prossime ore.