I due dirigenti che hanno fatto grande il Milan di Berlusconi per la prima volta avversari: dal tavolo di un ristorante al gelo di Kiev, il racconto un legame inossidabile
Era un gelido inverno, sempre che esistano inverni non gelidi a Kiev, ma a Adriano Galliani, che pure non è nato a Tahiti, il freddo allo stadio sembrava davvero insopportabile. E neppure lo spettacolo gli piaceva granché. “Ariedo, sei sicuro che sia quello buono? Sei sicuro che non dobbiamo prendere l’altro?”. “Tranquillo boss, è quello buono”. Personaggi e interpreti di un grande affare, oltre a Galliani e al suo braccio destro Ariedo Braida, il futuro milanista Andriy Shevchenko e l’altro talento della Dinamo, Sergiy Rebrov.