Il talento in Italia c’è, bisogna solo farlo crescere con tranquillità e senza pressioni. Giovanni Fabbian è uno di questi. Da oggetto misterioso del mercato della Reggina a punto cardine della squadra di Inzaghi. Arrivato in estate in prestito dall’Inter, dopo che a suon di gol aveva contribuito alla vittoria del campionato Primavera con i nerazzurri. Già i gol. Un fattore anche nella sua prima stagione tra i professionisti in Serie B. Sette nella prima parte di stagione e molti di questi decisivi per portare punti ai calabresi, ultima la doppietta contro la Ternana. Grinta, qualità e il guizzo giusto nell’inserimento. Bravo di testa e su di lui ora l’Inter sta guardando attentamente per il futuro. Intanto a gennaio ha vinto il premio giocatore del mese in B.
Mentalità, fame e voglia di arrivare: brilla la stella di Fabbian
Questione di mentalità. D’altronde quando come idoli hai Roger Federer, la mentalità non può che essere quella di un vincente. Arrivato alla Reggina in punta di piedi ci ha messo pochi allenamenti e una partita per convincere Inzaghi di poter contare su di lui. Ventidue presenze su altettante partite di campionato. Basterebbe soltanto questo per far capire l’importanza di Fabbian, ma a questo vanno aggiunti anche i numieri. Sette i gol sin qui segnati, la chiamata di Mancini per lo stage in azzurro a Coverciano e l’Inter che continua a seguirlo per il futuro.
Una crescita repentina finita sotto gli occhi e la bocca di tutti. Inserito a più riprese tra i giovani più interessanti del calcio italiano non sta deludendo le attese. Non è semplice imporsi nel calcio italiano, ma Fabbian sta davvero impressionando per il suo modo di stare in campo. A Como Inzaghi e Marotta si sono presentati in tribuna per seguirlo e osservarne da vicino la crescita. Chissà che in quel momento l’allenatore e il dirigente non ci abbiano fatto un pensiero per la prossima stagione. Del futuro non c’è certezza, ma il presente di Fabbian è ben chiaro e limpido. Ora sogna la Serie A con la Reggina. Questione di mentalità.