TORINO – La qualità, nel calcio e non solo, paga. E a volte non ha prezzo, anche se in teoria tutto ce l’ha, un prezzo. Prendete Angel Di Maria: Allegri lo voleva risparmiare per la delicata trasferta francese di Europa League, nel ritorno senza appello di Nantes di giovedì. E così ha fatto per quasi un’ora, prima di doversi arrendere alla necessità: come il commissario Gordon che manda un segnale nel cielo per chiamare Batman nel momento del bisogno, Max chiama dalla panchina il Fideo e gli chiede una mano per risolvere una partita che altrimenti rischiava di complicarsi. Perché è vero che a La Spezia è stata la Juventus ad andare in vantaggio nel primo tempo con una deviazione vincente tanto quanto fortunosa di Kean sul solito assist del solito Kostic, ma i bianconeri di casa fino a quel momento avevano messo in seria difficoltà la Juventus, costringendo Perin agli straordinari. Nella prima frazione un paio di palle perse sanguinose di Paredes avrebbero potuto fare ancora più danni e in avvio di ripresa l’inerzia sembrava spingere verso la squadra guidata temporaneamente da Lorieri in panchina. E allora serve il supereroe della situazione, un campione del mondo che è lì proprio per risolvere i problemi.
Letale
Di Maria entra e gli bastano dieci minuti per colpire: lo Spezia ha il peccato capitale di lasciare al Fideo il tempo per pensare a cosa fare e lo spazio per prendere la mira, con il suo chirurgico sinistro. Dieci minuti per scaldarsi, per scacciare le velleità degli avversari e per dare altri tre punti preziosi per i bianconeri in una classifica virtuale, a causa delle questioni extra campo, ma che senza il -15 di penalizzazione direbbe che la squadra di Allegri sarebbe seconda sul campo, a quota 47 punti, alla pari con l’Inter che la sfiderà ad aprile in semifinale di Coppa Italia.
Nantes poi derby
Di Maria è anche la grande speranza per Nantes, con Allegri che si affiderà all’argentino per tirare fuori dal cilindro un’altra magia di… Di Magia. E per rifornire di palloni Vlahovic, con lo Spezia a tratti troppo solo, anche con la collaborazione di Chiesa, lasciato a riposo appositamente per la grande rimonta di Europa League. E dopo ci sarà il derby: senza Locatelli squalificato per il Toro, a causa del cartellino giallo rimediato dopo 20 secondi per un’entrata piuttosto decisa che non è sfuggita agli occhi dell’arbitro.