in

Vorlicky, gioiello Atalanta: la Serie A dopo gli infortuni, “Grazie Gasperini”

L’Atalanta continua a confermarsi fucina di giovani talenti pronti ad emergere ed esplodere. Dopo le innumerevoli promesse del calcio lanciate negli scorsi anni, quest’anno sotto i riflettori ci sono arrivati soprattutto Giorgio Scalvini, la cui valutazione si è già impennata, e Rasmus Hojlund, su cui ci sono gli occhi di tantissimi club europei. Ma chi presto potrebbe fare un percorso simile, seppur con un po’ di ritardo rispetto al previsto, è Lukas Vorlicky, che dall’esplosione nella Primavera bergamasca è arrivato nello scorso weekend a debuttare in Serie A contro il Lecce. In mezzo, però, un periodo tutt’altro che semplice.

Atalanta, chi è Vorlicky

Nato a Boskovice, in Repubblica Ceca, classe 2002. Nasce calcisticamente nel proprio Paese, tra i settori giovanili di Boskovice e Zbrojovka Brno, facendosi notare fin da subito. È il 2017, l’attento scouting dell’Atalanta lo nota presto, quando Vorlicky ha soltanto 15 anni. E nonostante l’interessamento da parte di diversi club europei, alla fine decide varcare i cancelli di Zingonia. La curiosità verso di lui cresce sempre di più, scala gerarchie e squadre velocemente fino ad arrivare alla Primavera nerazzurra campione d’Italia in carica, ad appena 17 anni. E arriva per sostituire uno che, nonostante la giovane età, viene già considerato un taleno enorme: Dejan Kulusevski. Vorlicky con l’Under 19 vincerà una Supercoppa con mister Massimo Brambilla, attuale allenatore della Juventus Next Gen, venendo poi addirittura aggregato al gruppo di Gian Piero Gasperini per alcune amichevoli. Si fa subito notare in nerazzurro per il suo fisico imponente, ma anche per saper dare del tu al pallone. E a Bergamo, se hai queste caratteristiche, non puoi non essere paragonato a Josip Ilicic, uno che all’Atalanta ha scritto pagine indelebili. Proprio quando il paragone con lo sloveno della prima squadra sembra diventare sempre più calzante, qualcosa interrompe bruscamente il suo percorso.

Guarda la gallery

Ceesay e Blin puniscono l’Atalanta: a Gasperini non basta il solito Hojlund

Il calvario infortuni e la rinascita

Nel novembre del 2019 incappa in un infortunio al legamento crociato. Ma quello che sembra essere il peggio è solo l’inizio di un vero e proprio calvario. Da lì, infatti, si innescano una serie di infortuni e problemi fisici a ripetizione: in 3 anni con la Primavera riuscirà a giocare soltanto 15 partite. L’Atalanta ha sempre creduto in lui, aspettandolo in per mesi e mesi e, col senno di poi, a ragion veduta. Prima ritrova il posto nella Primavera, giocando da fuori quota, poi le convocazioni in prima squadra seppur sempre senza scendere in campo. Fino alla coronazione di un sogno: il debutto in Serie A. Domenica 19 febbraio, l’Atalanta sta perdendo al Gewiss Stadium per 2-0 contro il Lecce. Gasperini decide di optare per un doppio cambio: fuori Demiral dentro Palomino, ma soprattutto out uno spento Ederson, al suo posto Vorlicky. Dopo anni di infortuni, dubbi e carriera quasi a rischio, alla fine il giorno più bello: il debutto in massima serie. Una felicità che va oltre la sconfitta per 2-1 contro i giallorossi, perché segna il raggiungimento di una tappa che, da scontata o quasi, sembrava diventata impossibile. Una gioia dimostrata e palesata anche con un post su Instagram: “Il sogno di un ragazzo che non ha mai mollato. Grazie Atalanta. Grazie Mister. Grazie Ragazzi“. E anche Gasperini, che finalmente lo ha potuto gettare nella mischia, dopo la sconfitta col Lecce si è mostrato fiducioso per il suo futuro: “Ha perso tempo per gli infortuni, è rimasto fuori a lungo: ma se starà bene, recuperando dai suoi guai fisici, potrà riprendere il percorso interrotto“. Il desiderio più grande realizzato, le ambizioni che ora crescono per riprendersi quanto perso quasi quattro anni fa: che nessuno fermi più Lukas Vorlicky.


Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/calcio/serie-a


Tagcloud:

Marcolin racconta gli ex compagni contro: “Sergio un istintivo, a Simone piace attaccare in 6”

Champions League, i migliori marcatori della fase a eliminazione diretta: Benzema terzo