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La lavagnetta di Inzaghi: scacco al Porto in quattro mosse

La vittoria dell’andata traccia la strada al tecnico nerazzurro: evitare la loro densità e ribaltare il gioco gli obiettivi, e per farlo sono già pronte 4 soluzioni

Dal nostro inviato Davide Stoppini

14 marzo
– OPORTO (POR)

Per arrivare alla freguesia de Campanha, la località che ospita il Do Dragao, bisogna un po’ arrampicarsi. Hai voglia a cercare altre metafore, questa è perfetta per l’Inter. Oporto è bella, strega i cuori ma un filo di fatica devi farla. Per arrampicarti, appunto. Per visitare la città e pure per battere Conçeicao, vale a dire prendersi un quarto di Champions che manca da 12 anni. Una vita fa. Tanto per intendersi: nel 2011 Simone Inzaghi aveva appena smesso di fare il calciatore e aveva iniziato a sedersi in panchina con gli Allievi regionali della Lazio. Oggi è lì alla lavagna, che prepara la gara. “È la più importante dell’anno”, dice. E come contraddirlo: vale molto più che una finale di Coppa Italia o una Supercoppa.


Fonte: http://www.gazzetta.it/rss/serie-a.xml


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