Il difensore ha indirizzato il destino del quarto di finale contro il Benfica favorendo entrambi i gol nerazzurri: la sua centralità nel progetto è evidente e il club vuole scongiurare un altro caso Skriniar
All’inizio Alessandro Bastoni era soprattutto un prodigio della difesa, poi ci ha aggiunto l’impostazione e i lanci lunghi. Adesso pure i cross dalla fascia sono entrati nel suo repertorio e a provarlo sulla propria pelle è stato il Benfica, messo al tappeto da due diaboliche traiettorie mancine di un 23enne che ogni giorno di più aumenta il suo status a livello mondiale, tra Inter e Nazionale.