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Garlaschelli: “Sgangherati fuori e uniti in campo, la mia Lazio. Sarri? Meno padrone del gioco, ma se vince…”

Uno degli eroi dello scudetto del 1974: “La squadra era divisa ma la domenica come per magia tutti dalla stessa parte, merito di Maestrelli. Quest’anno mi aspettavo un gioco più divertente ma siamo secondi, cosa volere di più?”

Il suo nome è ancora nel cuore di ogni laziale. Renzo Garlaschelli, dieci stagioni (dal ’72 all’82)e uno scudetto (il primo del club, nel 1974) in maglia biancoceleste, quando ci pensa sorride. “Sono ancora un tifoso, quello che di buono ho fatto nel calcio l’ho fatto con quella casacca addosso”. A fine carriera è tornato a Vidigulfo, paesino del pavese di poco più di seimila anime dove è nato 73 anni fa. “A Roma non torno quasi più, però le partite me le vedo. Non sono un tecnico ma il calcio è il calcio, per noi vecchietti guardare una bella partita e poi filare a nanna è il massimo…”.


Fonte: http://www.gazzetta.it/rss/serie-a.xml


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