Simone sfida i biancocelesti nella sua nuova casa per un posto tra le prime quattro. A Roma ha vinto e convinto, dalle giovanili alla prima squadra
La storia di Simone Inzaghi alla Lazio è fatta di tanti “chissà come sarebbero andate le cose se…”. Un enorme what if. Il primo: come sarebbero andate le cose se quel Loco di un Bielsa non avesse rotto con i biancocelesti nell’estate 2016 pochi giorni dopo la firma sul contratto, evento da cui nacque la Lazio di Inzaghi, traghettatore nel finale della stagione precedente dopo l’addio di Pioli e richiamato da Lotito al posto dell’argentino? Il secondo: come sarebbero andate le cose se Matias Vecino, avversario di Simone domenica ma a parti invertite, non avesse spinto il pallone in rete all’81’ di Lazio-Inter all’ultima giornata nel 2018, lanciando i nerazzurri in Champions a discapito dei biancocelesti? Il terzo: come sarebbero andate le cose se la pandemia non avesse interrotto la corsa della Lazio, con la parola “scudetto” tornata a circolare dopo anni tra le strade di Roma?