Domènec Torrent ha condiviso con Guardiola gli anni irripetibili col Barcellona, il triennio con il Bayern e un paio di stagioni al City. E racconta alla Gazzetta perché “con lui il calcio è un’altra cosa”
Anche Pep Guardiola ha avuto bisogno di un Tenzing Norgay per arrivare in cima all’Everest. Lo sherpa, lo scudiero, quello abituato a guardare le spalle del capo cordata durante la scalata. Schiarita, bufera, vento forte e nevicate: per lui fa lo stesso. Quando si parla dell’Everest ci si ricorda sempre di Edmund Hillary, l’alpinista neozelandese ad aver camminato per primo sul tetto del mondo. E invece accanto a lui c’era anche Tenzing Norgay, sherpa indo-nepalese. Domènec Torrent ha avuto un ruolo di questo tipo. Nell’ombra, dietro le quinte, un passo indietro a Pep.