Il bacio durante la festa tricolore all’Olimpico, la prima della Scala, i no alla cessione e i tanti infortuni fino alla crisi: una favola chiusa da un addio intercontinentale
In principio furono baci e furono sorrisi, cuoricini disegnati con le mani a ogni gol e spediti lassù in tribuna come bigliettini d’amore. I soliti giornalisti impiccioni si domandavano: a chi saranno rivolti quei messaggi? Perché Pato festeggia così? Con chi vuole condividere la sua felicità? Poi venne, immancabile in circostanze come queste, lo scoop. A farlo il settimanale “Oggi”.